Campolaro: 300 ettari in fumo. «Territorio ferito e arrabbiato»
“Un territorio ferito e molto arrabbiato”. Non ha usato mezzi termini il sindaco di Bienno, Massimo Maugeri, mentre verificava con i volontari di Protezione Civile e i Vigili del Fuoco i danni e l’estensione dell’incendio che da mercoledì pomeriggio sta divorando boschi e pascoli tra Prestine e Campolaro.
Ferito per l’estensione del rogo: 300 ettari a metà giornata ma con almeno altri tre focolai attivi il bilancio è purtroppo destinato a crescere. E arrabbiato perché ora dopo ora il sospetto si è fatto certezza: l’incendio è stato deliberatamente provocato e appiccato in modo meticoloso per massimizzare i danni. “Abbiamo qualche idea abbastanza precisa di chi possa essere stato – ha detto ancora il sindaco Maugeri – sono sicuro che presto arriveremo alla sua identificazione”.
Gianbattista Sangalli, della comunità montana di Valcamonica ha spiegato che “la posizione da cui è partito, l’orario e la concomitanza con l’alzarsi del vento non lasciano spazio a dubbi. Si cerca una mano incendiaria”.
Dopo una notte e un giorno di lavoro sul fronte tra la Valgrigna e Bazzena erano ancora impegnati 62 uomini di 11 diverse squadre di gruppi provenienti da tutta la Valcamonica oltre ai Vigili del Fuoco e si prevede che le bonifiche dureranno ancora almeno un giorno.
L’incognita principale resta il vento, in grado di bloccare a terra gli elicotteri e di far ripartire focolai già spenti.
Situazione per fortuna meno grave seppur sorvegliata con attenzione quella della valsabbia dove un nuovo fronte di fuoco è stato segnalato nel pomeriggio.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato