Valcamonica

Cadavere fatto a pezzi a Borno, la svolta: fermato un 43enne

L'uomo ha confessato: è accusato di omicidio volontario, distruzione e occultamento di cadavere. La vittima è Charlotte Angie, attrice hard
Borno, il luogo del ritrovamento del cadavere e, nel riquadro, la vittima: Carol Maltesi in arte Charlotte Angie - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
Borno, il luogo del ritrovamento del cadavere e, nel riquadro, la vittima: Carol Maltesi in arte Charlotte Angie - Foto Gabriele Strada/Neg © www.giornaledibrescia.it
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I Carabinieri della Compagnia di Breno hanno eseguito, a carico di un uomo di 43 anni residente nel Milanese, un provvedimento di fermo emesso dal pm di Brescia Lorena Ghibaudo. È accusato di omicidio volontario aggravato, distruzione e occultamento di cadavere.

La vittima è la 25enne Carol Maltesi in arte Charlotte Angie, attrice del Varesotto nota nel mondo dell’hard, identificazione che conferma la pista emersa nel corso delle scorse ore relativamente al corpo senza vita e fatto a pezzi rinvenuto a Borno la sera di domenica scorsa. 

Lo scorso 20 marzo l’auto intestata a lei era transitata domenica, proprio in territorio di Borno, condotta da un uomo. Nella giornata di ieri quest'uomo, amico e vicino di casa della vittima, si era presentato ai carabinieri per fornire informazioni sulla donna scomparsa, «offrendo circostanze che subito si rivelavano contraddette dalle emergenze investigative fino a quel momento acquisite» spiega chi indaga. 

Il magistrato ed i carabinieri, che nel frattempo avevano raccolto elementi che collocavano l'uomo in territorio di Borno la mattina di domenica 20, lo sottoponevano ad una serie di contestazioni, anche in sede di formale interrogatorio, svoltosi nel corso della notte alla presenza del difensore.

L’uomo decideva quindi di confessare l’omicidio commesso a gennaio 2022 nel Milanese e l’occultamento del cadavere, prima riponendolo in un congelatore nella casa della stessa vittima e poi, una volta fatto a pezzi, gettandolo nel dirupo di montagna.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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