Valcamonica

Cadavere a pezzi: «Tattoo comuni a parte quel disegno maculato»

Il tatuatore Cristiano Masini commenta quanto reso pubblico dai carabinieri per facilitare il riconoscimento
Il tatuatore Cristiano Masini - © www.giornaledibrescia.it
Il tatuatore Cristiano Masini - © www.giornaledibrescia.it
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In ventisette anni ha tatuato più di settantamila persone. «Di scritte come quelle ne ho fatte a centinaia, l’unicità sta semmai nella loro combinazione sullo stesso corpo, perché presi singolarmente sono parole in inglese o frasi molto diffuse».

Così Cristiano Masini, in arte Maso, commenta i tatuaggi che, resi pubblici ieri dai carabinieri per raccogliere informazioni utili all’identificazione, appartengono alla donna uccisa, fatta a pezzi e poi abbandonata in quattro sacchi neri in un dirupo a Borno. Inquietante pensare a quei tattoo oggi nel loro insieme, se si pensa che proprio quel corpo è stato smembrato.

Per Maso, punto di riferimento per il mondo dei tatuaggi e dei piercing a Brescia dove ha aperto il suo studio nel 1995, ci sono però due di quei disegni che si distinguono dagli altri e potrebbero essere preziosi per gli inquirenti: «La V rovesciata sulla coscia destra e le due V su quella sinistra sono piuttosto originali, probabilmente legate a un ricordo o un significato molto personale. Il disegno più distintivo di tutti, però, è l’effetto maculato sul gluteo destro.

Quello non è molto comune: a parte sulla cantante Elettra Lamborghini, non mi è capitato di vederne molti altri». Sul fatto che la donna avesse più di dieci disegni indelebili sulla pelle, conclude: «Anche se sembrano tanti, questo numero di tatuaggi è nella media, soprattutto tra i ragazzi più giovani».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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