Bullismo fra i banchi di scuola: nel mirino anche un disabile
«Qui comando io, dovete fare quello che vi dico». Minacciava, insultava e picchiava chi non rispettava l’ordine. Dettava legge tra i banchi di una classe di un istituto superiore della Bassa Vallecamonica.
Le vittime di bullismo hanno resistito per mesi in silenzio, poi quando hanno temuto per la propria vita sono crollati. Raccontando tutto prima al preside e agli insegnanti e poi ai carabinieri.
Così il nome di un loro compagno di classe, un 16enne di origini marocchine e residente a Bergamo, è stato iscritto nel registro degli indagati della Procura dei minori con l’accusa di atti persecutori nei confronti di minorenni e di soggetti con disabilità. Nel mirino del giovane infatti era finito anche un ragazzino con disabilità cognitiva, preso di mira anche in modo violento.
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