Valcamonica

Bassa Valcamonica, troppo caldo: rubinetti chiusi per le fontane

Complessivamente sono una settantina le fontane e i lavatoi che hanno smesso di gorgogliare
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Acqua spenta o accesa a singhiozzo nelle fontane pubbliche in Bassa Valle: Darfo, Gianico, Artogne e Pian Camuno, da un paio di giorni hanno chiuso i «rubinetti del sindaco» nelle piazze, nei parchi e nelle frazioni, mettendo in atto la prima contromisura alla crisi idrica di questo luglio caldissimo.

Complessivamente, sono una settantina le fontane e i lavatoi che hanno smesso di gorgogliare: nemmeno nella torrida estate del 2003 si arrivò a tanto.

«Non siamo ancora in emergenza ma la situazione è preoccupante - ha spiegato Attilio Cristini, vicesindaco di Darfo -. Per evitare lo spegnimento di tutte le fontane, abbiamo optato per una riduzione della portata cercando di garantire il funzionamento di almeno una fontana in ogni frazione. Ma se non cambieranno le condizioni climatiche, entro pochi giorni dovremo spegnerle tutte e ricorrere ad un’ordinanza col divieto di utilizzo dell’acqua per usi non strettamente necessari».

Sono una trentina le fontane spente a Darfo e frazioni, 27 quelle a Gianico, sette ad Artogne e tre a Solato e Vissone di Pian Camuno.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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