Appalti a Malonno: nuovi interrogatori
Tra silenzi e chiarimenti. È stata così la giornata degli interrogatori per i due dipendenti pubblici della Centrale Unica di committenza dell’Unione delle Alpi Orobie bresciane e i tre imprenditori, finiti agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta per corruzione e turbativa d’asta, sugli appalti pilotati a Malonno.
Dopo l’interrogatorio in carcere dell’ex sindaco Stefano Gelmi, in tribunale davanti al gip sono passati Andrea Cattaneo, Remo Fona, Rocco Mastaglia, imprenditori nel settore edile, oltre a Morena Piloni e Gianpaolo Albertoni, dipendenti pubblici.
Piloni si è avvalsa della facoltà di non rispondere, così come alcuni imprenditori, mentre Albertoni ha raccontato la sua verità. «Ha fatto chiarezza in merito alle contestazioni, in un secondo momento chiederemo la modifica della misura cautelare» ha spigato l’avvocato Barbara Bonasio, legale del dipendente pubblico che con la collega, stando all’inchiesta, avrebbe favorito l’assegnazione degli appalti ad aziende amiche del primo cittadino di Malonno.
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