Angolo, ucciso dall'ex ragazzo della fidanzata
Hanno un nome i due uomini fermati con l’accusa di aver ucciso Claudio Inversini, 33enne, con un colpo d’arma da fuoco esploso nella notte fra martedì e mercoledì a Mazzunno di Angolo Terme.
I carabinieri hanno fermato un 25enne di Artogne, Antonio Franzini e un 33enne di Darfo, Sergio Bianchini. Il primo, assistito dall’avvocato Luca Nobili, si è avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del pm Federico Bisceglia. Avrebbe solamente ammesso di non ricordare nulla delle ore precedenti, inoltre Franzini si troverebbe in uno stato confusionale dovuto forse all’assunzione di alcool e droga. Sergio Bianchini è invece assistito dall’avvocato Gerardo Milani, che ha sottolineato la posizione «più defilata» del suo assistito.
Secondo le prime ricostruzioni Bianchini avrebbe passato la serata in giro per locali con Franzini, quindi avrebbe guidato la Seat Ibiza del padre del 25enne fino a Mazzunno, ma non avrebbe visto che il ragazzo – che conosceva da un mese – aveva con sé la pistola. Arma che al momento ancora non è stata trovata. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri di Darfo e di Breno, la vittima, dopo aver trascorso la serata insieme alla sua ragazza e ad un cugino, avrebbe fatto ritorno a Mazzunno intorno alle 2.
Quando i tre sono scesi dall’auto Claudio si sarebbe fermato qualche istante di più vicino alla vettura per chiudere le portiere, mentre l’amica e il cugino si sarebbero allontanati di alcuni metri. E’ stato proprio in quel frangente che sono arrivati Franzini e Bianchini. Estratta la pistola il 25enne ha sparato in faccia al «rivale», quindi si è dato alla fuga insieme al giovane che era arrivato con lui in paese. I due sono stati acciuffati poco dopo dai carabinieri, mentre la Seat Ibiza veniva presa a calci e mezzate dai familiari di Claudio, morto in ospedale a Esine un’ora dopo il ricovero.
Alla base dell’omicidio ci sarebbe la folle gelosia di Antonio Franzini che non accettava che la sua ex fidanzata frequentasse Claudio Inversini.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato