Valcamonica

Amministrative, falsa partenza a Bienno: respinta l'unica lista

La commissione circondariale di Breno ha rigettato la candidatura, perché la lista è stata sottoscritta da troppi elettori
BIENNO, RESPINTA L'UNICA LISTA
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Falsa partenza per le elezioni comunali di Bienno: a poche ore dalla presentazione dell'unica lista «Bienno è tuo», la commissione circondariale di Breno ha deciso di non accettare la candidatura, perché la lista è stata sottoscritta da un numero di elettori superiore rispetto a quello previsto da una legge del 1993. Secondo la normativa, infatti, nei comuni che hanno tra i 2.001 e i 5.000 abitanti le sottoscrizioni delle liste devono essere superiori di 30, ma non più di 60. Nel caso della lista «Bienno è tuo», erano 98.

Lo spettro all'orizzonte, dunque, è quello del commissariamento. Il gruppo annuncia il ricorso: «Ci batteremo come al solito, ma rimane il rammarico di uno Stato che una volta di più fa cadere le braccia a quei pochi che si vogliono impegnare nell’amministrare la cosa pubblica».

Nella storia di Bienno non era mai successo che si presentasse un'unica lista. Anzi, il confronto è sempre stato ampio e acceso, fuori e dentro dall’aula consiliare. La contesa tra il gruppo di centrodestra, rappresentato negli ultimi due decenni circa da Massimo Maugeri, sindaco degli ultimi due lustri, e quello di centrosinistra, che fa riferimento ad Aldo Pini, primo cittadino per i due mandati precedenti a quelli di Maugeri, si è spenta. Con la scelta di Pini di concludere la sua carriera politica e con nessuno del gruppo che intendeva andare avanti, il campo era libero per l’attuale maggioranza. Che si era presentata agli elettori forte di una compagine quasi interamente confermata.

C’era solo il cambio al vertice: Maugeri era arrivato al secondo mandato e aveva ceduto il testimone al suo vice Ottavio Bettoni. In lista, oltre al capolista Maugeri, c’era l’intera Giunta attuale, con gli assessori Bortolo Trombini, Francesca Bontempi e Maria (Matilde) Comensoli, oltre ai confermati Paolo Bettoni, Daniele Fanti e Angelo Panteghini. L’unico assente del gruppo storico era Giancarlo Panteghini, che aveva passato la mano. La lista del Grande Nord non aveva fatto capolino e neppure il fantomatico gruppo antagonista che aveva fatto qualche comparsata sui social.

Il programma di Bettoni era in linea e in continuità con quello dell’ultimo decennio, ma c'erano anche parecchie novità, a iniziare dal nuovo polo scolastico per arrivare a un rinnovato poliambulatorio, e poi tanto turismo, montagna, sociale e attenzione per il borgo di Prestine.

 

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