Valcamonica

All’alba i muri di Sonico si tappezzano di domande

I cartelli sono stati affissi l’altra notte da un gruppo di persone con tute blu per far riflettere sui giovani
Cartelli con domande a Sonico - © www.giornaledibrescia.it
Cartelli con domande a Sonico - © www.giornaledibrescia.it
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Impossibile non notarli, sparsi come sono un po’ su tutto il territorio comunale di Sonico. Quelle domande, poi, hanno suscitato più di un interrogativo. Non solo perché è sembrato strano, ai residenti, ritrovarsi il paese punteggiato di scritte, ma anche perché, ad alcune di quelle domande, non sarebbe stato facile rispondere così a bruciapelo. Cartelli con frasi come «Posso aiutarti?», «E i tuoi sogni?», «Come ti senti veramente?», «Usciamo di casa?», «E i giovani?» sono apparsi ieri all’alba a Sonico, in centro e in periferia.

Col buio. Sono stati posati durante la notte; qualcuno ha riferito di aver visto un gruppo di persone, probabilmente molto giovani, aggirarsi in paese indossando delle tute blu per non farsi riconoscere, forse con la testa coperta e in mano cartelli e colla. La facce dei sonicesi si sono interrogate tutta la mattinata, con foto che sono circolate sui social e sui telefonini. Nel pomeriggio qualche risposta è iniziata a trapelare

Cartelli con domande a Sonico - © www.giornaledibrescia.it
Cartelli con domande a Sonico - © www.giornaledibrescia.it

Si tratterebbe di un progetto di animazione che ha messo al centro i più giovani: dopo un lavoro durato un anno, insieme ad alcune educatrici della cooperativa «Il Cardo» e a un’artista, hanno messo sulla carta una serie di domande che vorrebbero sia porre agli altri sia sentirsi rivolgere. Interrogativi che sono il sintomo di una condizione giovanile che non sempre, soprattutto in un paese piccolo di una valle, è facile affrontare.

Dopo il blitz. L’importante, in questo momento, è porsi e porre queste domande, non avere risposte, perché il solo fatto di essere riportate a grandi caratteri su un muro pubblico le fa sembrare più reali, fa vivere un paese in cui i ragazzi sentono che per loro c’è poco movimento. Difficile individuare chi siano gli adolescenti che hanno operato, anche gli attori «noti» hanno preferito restare vaghi: l’intervento non è ancora concluso, ci saranno probabilmente altri blitz e un evento finale in cui sarà svelato a tutti, genitori compresi, il vero messaggio.

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