Al camuno Gianni Morgani il premio nazionale «Fedeltà alla montagna»
I preparativi sono ormai conclusi, l’Ana ha messo a punto il programma e la sezione di Valcamonica sta mettendo a punto gli ultimi dettagli, in vista della consegna del Premio nazionale fedeltà alla montagna a Gianni Morgani, penna nera del gruppo di Valle di Saviore. È la prima volta che il riconoscimento arriva in Valle, mentre per il Bresciano ci sono due precedenti, nei 41 anni del premio, entrambi nella sezione di Salò: nel 2014 a Primo Stagnoli di Bagolino, nel 1993 a Silvio Tedeschi di Valvestino.
Le motivazioni
Il premio è un riconoscimento annuale per chi, spesso con grandi sacrifici, ha scelto di vivere, lavorare e formare una famiglia sui monti, svolgendo così un’opera preziosa che tutela e valorizza l’ambiente montano. Morgani nella sua azienda agricola a malga Bos e nell’agriturismo «Il Ginepro» alleva, con la moglie Moia e figli Mirko e Daniele, anche yak tibetani e highland scozzesi.
«Morgani - dice il presidente della commissione Mario Penati - è uno dei tanti alpini di montagna che ha interpretato nel miglior modo possibile questo amore. Per me è sicuramente, come tutti gli altri alpini che vivono, lavorano e soffrono per la montagna, un segno positivo che può essere ben proiettato nel futuro».Per il presidente camuno Ciro Ballardini è una «grande soddisfazione per la sezione, composta da tanti gruppi alpini montani: il premio, idealmente, lo voglio condividere con tutti quei soci che, con caparbietà e ostinazione, investono tempo, sacrificio e denaro nelle proprie attività agricole e agrituristiche. Così la sezione segna un’altra importante tappa nel panorama associativo nazionale e questo è fonte di felicità e orgoglio per tutti i soci camuni».
La consegna del premio
Il programma della consegna del premio è impegnativo e ricalca un po’ quello del Pellegrinaggio in Adamello, con una tre giorni a Valle di Saviore dal 25 al 27 agosto. Si parte il venerdì alle 17 con l’ammassamento al monumento di Saviore, l’alzabandiera e l’onore ai caduti e a seguire in municipio il ricevimento delle delegazioni ospiti e uno dei momenti forti: il conferimento della cittadinanza onoraria all’Ana.
Sabato 26 è la giornata delle visite in quota: in mattinata, dalla località Fabrezza a 1.400 metri, partenza delle due colonne verso malga Bos, una per la visita all’alpeggio e una per i laghi di Salarno, con incontro finale per la degustazione dei prodotti tipici aziendali. Dalle 18, poi, gli onori al labaro nazionale, la sfilata per le vie del paese e alle 19 in chiesa l’incontro delle autorità, la proiezione del filmato del premiato e la presentazione dell’iniziativa.
Infine la cerimonia conclusiva della domenica prevede alle 9.30 la sfilata, gli onori al labaro, la Messa e alle 11.30 la cerimonia di consegna del 41esimo Premio.
@I bresciani siamo noi
Brescia la forte, Brescia la ferrea: volti, persone e storie nella Leonessa d’Italia.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato