Valcamonica

Addestramenti anche in tempo di Covid per il Soccorso alpino

Simulazione nella zona della Cima Moren, in media Valle Camonica: 25, tra tecnici e sanitari, le persone coinvolte della V Delegazione Bresciana
  • L'esercitazione del Soccorso alpino
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Quanto conta la tempestività in un intervento di soccorso? Raggiungere la persona ferita prima possibile è la priorità per il Soccorso alpino, che nei giorni scorsi ha organizzato una simulazione nella zona della Cima Moren, partendo dal lago di Lova, nel territorio del comune di Borno, in media Valle Camonica. L'esercitazione ha coinvolto diversi operatori di soccorso, tecnici e sanitari della V Delegazione Bresciana del Cnsas, in tutto 25 persone.

L'evento ha avuto una doppia valenza: testare l'efficienza dei mezzi fuoristrada e verificare il sistema di comunicazione via radio, che deve rivelarsi sempre ottimale, per facilitare la trasmissione delle informazioni anche in un ambiente dove a volte possono aggiungersi delle difficoltà. La simulazione riguardava un possibile intervento in cui due persone sono rimaste ferite mentre praticavano lo sci d'alpinismo. Entrambi precipitati, uno era in condizioni critiche, l'altro era ferito, ma in modo lieve. I soccorritori avevano solo le coordinate e quindi la prima parte è stata organizzata come un vero e proprio intervento di ricerca.

Li hanno quindi individuati, raggiunti e valutati dal punto di vista sanitario. Il più grave è stato messo in sicurezza e trasportato a valle con il toboga che, abbinato ai presidi sanitari di immobilizzazione, permette un trasporto rapido su terreno innevato. Lo hanno poi calato alla base del canale e infine trasportato fino al lago di Lova, dove attendevano i mezzi. I quad (particolari veicoli a motore a quattro ruote) in dotazione al Soccorso alpino vengono usati su diversi tipi di terreno, innevato o meno, in tutte le stagioni, e servono per arrivare veloci sul posto e per il trasporto di materiale.

L'esercitazione, completa per la varietà di aspetti trattati, ha consentito di verificare che, grazie al loro impiego, i tempi si riducono in modo sensibile, fino a un terzo circa del totale. Non si deve mai dimenticare, infatti, che in particolari situazioni, soprattutto legate alle condizioni meteorologiche, il salvataggio tramite l'elisoccorso potrebbe non essere fattibile: in questi casi, è fondamentale l'attività delle squadre territoriali, con tutti i mezzi che ne agevolano gli spostamenti. La simulazione di Borno fa parte di una serie di addestramenti che periodicamente coinvolgono i tecnici del Cnsas, altri momenti sono in programma nei prossimi mesi, per essere sempre aggiornati e preparati per gli interventi di soccorso.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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