Valcamonica

Adamello, gli artificieri degli Alpini hanno recuperato più di 1.000 ordigni del 1915-18

Da due anni stanno operando bonifiche in quota tra le cime teatro della Prima guerra mondiale. L'attività ripresa lunedì
  • Artificieri degli Alpini in Adamello per recuperare ordigni del 1915-18
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    Artificieri degli Alpini in Adamello per recuperare ordigni del 1915-18
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Proiettili di artiglieria anche di grosso calibro, sfuggiti alla storia e al tempo. Congelati, non solo in metafora, sulle cime dell'Adamello, laddove la furia della Prima guerra mondiale trasformò ghiacciai e vette in campi di battaglia.

A distanza di oltre un secolo, enormi quantità di materiale bellico inesploso giace ancora in alta quota, sepolto ma non dimenticato. Quantomeno dal personale del 2° Reggimento Genio Guastatori dell’Esercito, impegnato da lunedì scorso nell’operazione «Adamello 2023», delicata all'attività di bonifica di quei colpi che italiani e austriaci hanno lasciato al termine del 1915-18.

Gli artificieri delle Truppe Alpine sono impegnati nella ricerca di superficie, raccolta e successiva neutralizzazione di quelli che nella nota diffusa dal Comando Truppe Alpine vengono indicati come «numerosi proiettili d’artiglieria di medio e grosso calibro». Con il caldo estivo, stanno riaffiorando tra i 2.500 e i 3.000 metri di quota sul gruppo montuoso dell’Adamello.

Estate dopo estate

«Il 2° Reggimento Genio Guastatori di Trento - viene chiarito nella nota - è un’unità delle Truppe Alpine specializzata per operare anche in ghiacciaio e in alta montagna, che da diversi anni in estate è impegnata sui gruppi montuosi dell’Adamello e del Brenta nella delicata operazione di ricerca e bonifica di numerosi residuati bellici. Questa attività è possibile solamente quando lo scioglimento delle nevi e del ghiaccio permette un'efficace ricerca degli ordigni che, dopo oltre un secolo di valanghe e movimenti glaciali, oggi riaffiorano sparsi su superfici molto ampie e particolarmente impervie. Nel corso di 2 anni di ricerche sono stati raccolti e distrutti circa 1.000 ordigni».

Il brillamento in cava

Un volume impressionante. Alle fasi di recupero in quota segue poi la non meno complessa attività di brillamento: si pensi che per effettuare quello dei 900 proiettili recuperati nell’estate del 2022 è stato necessario circa un mese di attività in una vicina cava idonea.

Per consentire lo svolgimento di «Adamello 2023», sono diverse le unità che affiancano con vari compiti gli artificieri delle Truppe Alpine: con loro stanno infatti operando elicotteri del 4° Reggimento «Altair» dell’Aviazione dell’Esercito, personale del Soccorso Alpino dei Carabinieri, ulteriori elicotteri messi a disposizione dalla Provincia Autonoma di Trento, la Società Alpinisti Tridentini e il Corpo Militare della Croce Rossa Italiana.

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