Valcamonica

Acqua, l’oro bianco che può dare energia allo sviluppo delle valli

Le risorse dei canoni idroelettrici: nel 2022 incassati quasi 8 milioni per 13 progetti
La centrale idroelettrica di Sonico - Foto Edison spa © www.giornaledibrescia.it
La centrale idroelettrica di Sonico - Foto Edison spa © www.giornaledibrescia.it
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L’oro bianco a sostegno dello sviluppo della montagna. Una risorsa preziosa acquisita da un paio d’anni, invocata a lungo dagli amministratori locali. Un vantaggio materiale secondo il principio che le risorse del territorio devono restare a beneficio dello stesso. L’oro bianco è l’acqua, un bene che da sempre la montagna offre (gratis oppure a poco prezzo) all’economia e alla vita degli altri territori.

Finalmente i canoni delle derivazioni idroelettriche entrano nelle casse dei Comuni dove si produce l’energia. Nel 2022 la Regione ha staccato il primo assegno, girando alla montagna bresciana quasi otto milioni di euro, l’80% dei canoni. In Lombardia le grandi derivazioni sono una settantina, in particolare nelle province di Sondrio, Brescia, Bergamo, Como e Lecco (ma anche, sia pure in piccola parte, Varese, Milano, Monza e Brianza). Nel Bresciano sono venti, di cui diciassette in Valcamonica. Logico, dunque, che la parte del leone nella distribuzione dei canoni sia stata recitata dalla Valle delle incisioni rupestri.

I canoni delle concessioni

Quella per ottenere i proventi dei canoni delle concessioni è una vecchia (e legittima) battaglia dei Comuni montani. Ad innescare la novità è stato il Decreto semplificazione varato agli inizi del 2019 dal Governo Conte. Esso prevedeva, fra l’altro, che una volta scadute (o anche nei casi di rinuncia o decadenza), le concessioni per le grandi derivazioni idroelettriche passassero (a titolo gratuito) dallo Stato alle Regioni, divenute quindi proprietarie di dighe, canali, condotte forzate. Per le Regioni c’era l’obbligo di regolare la materia (in particolare l’assegnazione delle nuove concessioni) con specifica legge entro l’ottobre 2020. Il Decreto imponeva il versamento ogni sei mesi dei futuri canoni alla Regione, con il trasferimento di almeno il 60% della cifra ai territori.

Non solo. Stabiliva la cessione di una quota gratuita di energia ad ospedali, uffici pubblici, scuole. La nostra provincia conta per il 23% della potenza installata in Lombardia (il 12% di quella nazionale). Prima di noi c’è soltanto Sondrio. La Regione Lombardia ha approvato la sua legge nell’aprile del 2020, fissando ad almeno l’80% il contributo ai territori. Nelle scorse settimane ha finanziato tredici progetti con 8 milioni, in Valcamonica, Valsabbia e Alto Garda. Oro bianco per viabilità, turismo, riqualificazione urbana, musei.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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