Abbattuto dai bracconieri un raro Ibis eremita
La denuncia delle guardie del Wwf intervenute quando il rilevatore gps dell'esemplare non dava più segnali di movimento
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Un rarissimo «Ibis eremita» è stato ritrovato morto ad Angone di Darfo dalle guardie venatorie del Wwf di Brescia. L’esemplare - che faceva parte del progetto di reintroduzione della specie nei cieli europei - è stato centrato da una o più fucilate: «Oltre ottanta pallini - fanno sapere le guardie - hanno devastato il povero animale».
L'allarme è scattato venerdì quando il coordinamento lombardo delle guardie del Wwf è stato allertato poiché il trasmettitore gps di cui sono dotati gli «Ibis eremita» segnalava l’esemplare, soprannominato Enno, fermo da oltre 24 ore nella stessa posizione. «Conoscendo l’area, nota per l’alto tasso di bracconaggio, ci siamo subito allarmati - racconta Antonio Delle Monache, coordinatore delle guardie lombarde -. Proprio nelle ultime settimane avevamo predisposto servizi di vigilanza in collaborazione con il Corpo Forestale-Nucleo Antibracconaggio». Purtroppo l’animale è stato ritrovato morto. «Questo ennesimo gravissimo atto - osserva Paola Brambilla, delegato Lombardia Wwf Italia -. Nella nostra regione come nel resto d’Italia è in atto una vera e propria carneficina».
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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