A caccia di funghi ma con permesso e «consulente»
Da un paio di settimane il sottobosco è tornato a proliferare. La pioggia, forse un po’ troppo abbondante, abbinata al caldo, forse un po’ scarso, hanno determinato le condizioni ideali per lo spuntare dei funghi. E, numerosi come non mai, i cercatori sono già in marcia. Nei boschi della provincia, soprattutto in alta Vallecamonica, i miceti spuntano un po’ ovunque. Per questo sono stati riattivati in questi giorni i centri di consulenza micologica, le passeggiate micologiche e i punti per il rilascio dei permessi per la raccolta.
Come da alcuni anni a questa parte, l’attività è normata da un regolamento comprensoriale per la raccolta dei funghi epigei della Comunità montana di Vallecamonica, valido per tutti i comuni camuni, che prevede l’emissione di un permesso giornaliero al costo di 8 euro (settimanale a 20, mensile a 40 e annuale a 70). L’acquisto può avvenire sul sito www.geoticket.it, oppure con bollettino postale (c/c 17669250), o ancora con bonifico bancario (Iban: IT58X0569654160000057155X60) o nei 61 punti autorizzati sparsi in tutta la Valle, tra bar, ristoranti e alimentari (elenco su www.cmvallecamonica.bs.it).
In questi mesi estivi sono inoltre attivi cinque centri di consulenza micologica, ai quali rivolgersi gratuitamente per il riconoscimento delle specie e l’accertamento della commestibilità dei funghi, grazie agli esperti Susanna Mariotti e Daniele Camiciotti: a Borno (in Comune), a Edolo (biblioteca), Cevo (Pineta), Pontedilegno (sala Faustinelli), Vezza (Casa del parco) sino a inizio settembre. Ci sono poi le camminate con i micologi alla scoperta dei funghi camuni; a Ponte di Legno, in agosto, sono una dozzina le occasioni, nei pomeriggi di lunedì, mercoledì e venerdì e il sabato mattina con partenza dalla seggiovia Valbione (info 345-5839641). Ricordiamo che la raccolta dei funghi è consentita dall’alba al tramonto, per un massimo tre chili giornalieri pro-capite, in tutta la valle tranne che in alcune riserve naturali.
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