Valcamonica

A Borno un innovativo bed & breakfast nel parco

Servirebbero 650mila euro per recuperare il parco inferiore di Villa Guidetti: si cercano investitori e un gestore.
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Uno smeraldo, a due passi dal centro. Un po' opaco, per dire la verità. Nessuno, da anni, purtroppo lo lucida più. Eppure, non sono poi così lontani i tempi dell'acquisto e delle grandi promesse: costò al Comune di Borno - nel 2003 - quasi un milione di euro. I sogni di trasformarlo nel polmone verde del paese, in un grande parco per il tempo libero, il relax, il fitness, le attività estive, le passeggiate e tanto altro non si sa dove siano finiti.

Oggi il parco inferiore di Villa Guidetti pare una selva abbandonata: l'erba ingiallita non sarà alta meno di ottanta centimetri, sono cresciuti rovi e sterpaglie ovunque, le piante un tempo rigogliose sono invecchiate senza cura e alcune sono pure pericolanti. Se ne parla da tempo, di un suo recupero, ma finora nessuno ha fatto nulla. Eppure, poco sopra, la Villa sta per essere recuperata, mancano solo alcuni dettagli e gli arredi per essere riaperta come casa della cultura bornese. La differenza sta sempre nel denaro: se per il restauro di Villa Guidetti sono arrivati cospicui finanziamenti, così non è per il parco inferiore. Servirebbe l'intervento dei privati.

L'Amministrazione comunale, nell'ultimo Consiglio, ha presentato uno studio di fattibilità per la realizzazione di un eco-insediamento all'interno del parco, che prevede il suo recupero e la posa di quattro unità ricettive in legno tra gli alberi - una sorta di palafitte - da dare in gestione quale innovativa attività ricettiva del paese. In aggiunta, ci sarebbe da ristrutturare anche il fabbricato che già esiste. «È un'idea che in Italia ha attecchito poco - dichiara il vicesindaco Pierpaolo Franzoni -, ma in Austria, Germania e Francia pare funzioni bene. Il municipio, oltre al progetto, farebbe un bando per la gestione del "bed & breakfast tra gli alberi", cedendo in affitto l'area. Lo studio di fattibilità è già stato presentato in Sovrintendenza, che ha dato un assenso di massima, ma ora attende il preliminare per capire bene l'intervento».

È stato calcolato che tra lavori di urbanizzazione e allacciamenti, ristrutturazione dell'immobile presente e l'installazione delle quattro casette serviranno circa 650mila euro. Nel frattempo, la Provincia ha concesso un contributo a fondo perduto di 10mila euro per tagliare alcune piante, che creano pericolo per le case confinanti di vicolo Creppi e sotto il parco basso; servirà per tamponare la situazione. Ora, Borno, cerca un gestore per le palafitte tra gli alberi.

Giuliana Mossoni

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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