Università bresciane: è boom di matricole
Nel pieno della pandemia le stime apparivano più che drammatiche: per l’anno accademico che sta per iniziare si ipotizzava un calo di 10mila iscritti a livello nazionale, di cui i due terzi al Sud. Fortunatamente le previsioni si sono dimostrate clamorosamente sbagliate. Soprattutto a Brescia, l’Università statale, basandosi su dati ancora parziali, si prepara a ben un 30% di nuove matricole: lo ha annunciato il rettore Maurizio Tira. Le iscrizioni proseguono fino al 15 ottobre, ma il trend è già più che evidente.
Aumento di iscritti anche per l’Università Cattolica, Giovanni Panzeri,direttore della sede di Brescia, parla di crescita diffusa su tutte le facoltà. Sicuramente, tra le varie considerazioni che si possono fare, l’emergenza Covid, molto più che in passato, ha spinto molti giovani a proseguire gli studi universitari nella propria città.
In Statale da lunedì prossimo riprendono le lezioni, che si svolgeranno in modalità blended: in parte in aula, in parte da casa; tutte le lezioni che si svolgeranno presso le varie sedi saranno comunque trasmesse anche in rete. Non solo:a disposizione degli studenti una app attraverso la quale prenotare i posti per le lezioni. La speranza è che il secondo semestre che inizierà a gennaio del prossimo anno si possa svolgere interamente in presenza per tutti i vari corsi: ovviamente dipenderà dagli sviluppi del contagio da Covid.
Sul fronte Università Cattolica, spiega appunto il direttore di sede Giovanni Panzeri, «abbiamo dati molto interessanti sia per le lauree triennnali che per quelle quinquennali. Fin dall’apertura delle iscrizioni a luglio abbiamo registrato un trend di crescita delle matricole. Attualmente siamo a circa il 70% del nostro bacino e siamo certamente in aumento».
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