Università

UniBs, dalla sessione di agosto tornano gli esami in presenza

Quando non potrà essere garantito il distanziamento si ricorrerà ancora ai sistemi a distanza
Il rettorato dell'Università degli Studi di Brescia - © www.giornaledibrescia.it
Il rettorato dell'Università degli Studi di Brescia - © www.giornaledibrescia.it
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Anche il mondo accademico bresciano si sta organizzando per affrontare la didattica nell’era post Covid. Seguendo quello che si sta imponendo come trend in tutta Italia, l’Università degli Studi di Brescia è pronta ad accogliere nelle aule docenti e soprattutto studenti a cominciare dalla fine del mese di agosto.

Sarà proprio da quel periodo, tempo di sessione, «che gli esami in presenza riprenderanno regolarmente» annuncia il rettore Maurizio Tira. Ovviamente su questa prospettiva gravano la spada di Damocle di una nuova possibile ondata del virus, che andrebbe inevitabilmente a rimescolare le carte, nonché la necessità di mantenere le distanze di sicurezza.

«Per quegli esami che avranno un grande numero di iscritti e per i quali non avremo stanze idonee per garantire il distanziamento - precisa Tira - ricorreremo nuovamente a metodologie a distanza, così come fatto fino ad oggi dopo la delibera del Senato accademico del 25 maggio».

Un principio, questo, che sarà applicato anche alle lezioni, per le quali verrà applicato un sistema misto di presenza e online. «La volontà che ci muove - aggiunge il rettore della Statale - è però quella di ribaltare l’attuale paradigma, cioè tornare ad avere più presenze fisiche e meno virtuali. Quest’ultima modalità è infatti utile, ma fa venir meno una delle caratteristiche peculiari delle nostre università».

Ma l’emergenza sanitaria ha posto l’ateneo di fronte anche ad un’altra questione, quella delle tasse. In linea con le indicazioni arrivate dal livello statale, è stata prevista per l’anno accademico 2020-2021 l’estensione della no-tax area per chi ha un Isee fino a 20mila euro, «con le mancate entrate che solo in parte verranno ristorate dal Ministero dell’istruzione e della ricerca» spiega Tira. Parallelamente, e sempre in ottemperanza alle prescrizioni governative, sono previste riduzioni per chi ha una certificazione compresa tra 20mila e 30mila euro. «Inevitabilmente - annuncia il rettore - ciò comporterà dei ritocchi al rialzo delle tasse per chi supera la soglia dei 30mila euro. Gli aumenti però saranno molto lievi».

Dal Decreto Rilancio dello scorso mese di maggio sono poi giunte altre novità: oltre ai 600mila euro riconosciuti per la didattica a distanza e le sanificazioni dei locali, l’Università di Brescia, che ha organizzato un open day online per giovedì prossimo, il 9 luglio, potrà allargare il proprio organico con l’inserimento di 30 nuovi ricercatori (il cui arrivo è previsto in autunno) che andranno ad aggiungersi ai 17 giunti come conseguenza del Decreto Milleproroghe.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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