Università

Una laurea per la cura della fragilità adulta

Nuovo corso magistrale a Scienze politiche in Cattolica, obiettivo: assistenti sociali esperti. Quaranta i posti disponibili
NUOVA LAUREA IN CATTOLICA
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Si chiama «Lavoro sociale e coordinamento di Servizi per immigrazione, povertà e non auto-sufficienza» il nuovo corso di laurea magistrale che sarà attivo dal prossimo anno accademico all’Università Cattolica del Sacro Cuore nell’ambito della facoltà di Scienze politiche e sociali.

Si fonda sulla convinzione che «in una società attenta a chi è fragile tutti vivono meglio», come ha affermato ieri presentandolo in via Trieste il preside Guido Merzoni; e s’inserisce in quell’«orizzonte anzitutto culturale, etico, scientifico e accademico» - evocato dal coordinatore delle strategie per lo sviluppo della sede bresciana della Cattolica, Mario Taccolini - che negli anni «ha voluto costantemente e coerentemente rispondere alle domande di un territorio dinamicamente proiettato sull’impresa ma anche sul welfare, sul terzo settore», dando vita a «qualificate professionalità» in continuo aggiornamento.

In particolare, il nuovo corso di laurea biennale si rivolge a laureati (della collaudata triennale in Scienze del Servizio sociale ma non soltanto) che, dopo il conseguimento della magistrale, potranno sostenere l’esame di Stato per accedere all’albo A degli assistenti sociali (quello di livello dirigenziale) e lavorare come assistenti sociali specialisti, operatori sociali, coordinatori di équipe, dirigenti o responsabili di un servizio.

Modalità blended

Il corso sarà il primo della Cattolica in modalità blended: parte in presenza nel nuovo campus di via della Garzetta e parte a distanza (grazie ai significativi investimenti dell’Università in tal senso, ricordati dal direttore di sede Giovanni Panzeri), anche con lezioni registrate per favorire la frequenza degli studenti che già lavorano, secondo le intenzioni dichiarate dalla coordinatrice Elena Cabiati. Il corso, centrato sulla fragilità adulta (con speciale riferimento ai temi dell’immigrazione, della povertà e della non autosufficienza - da quella degli anziani sempre più numerosi a quella delle persone con disabilità), è forte dell’esperienza della triennale in Scienze del Servizio sociale ed è stato progettato con la collaborazione non solo dei docenti di quest’ultima ma anche delle parti sociali del territorio, a partire dall’Ordine degli assistenti sociali, e la supervisione del Centro di ricerca Relational Social Work della Cattolica.

Anche gli studenti - già laureati alla triennale o ancora impegnati negli studi - sono stati coinvolti, e nel nuovo percorso, caratterizzato da interdisciplinarità, saranno seguiti personalmente da tutor tra lezioni, laboratori e occasioni di riflessione, in modo da coglierne esigenze e stimoli fino alla costruzione di uno stage inteso come service learning, in cui le competenze acquisite saranno messe al servizio di un progetto di rilevanza sociale o di ricerca. Quaranta i posti disponibili, per cui è prevista una selezione. Ulteriori informazioni, comprese quelle sui molti sbocchi lavorativi dopo la laurea, si potranno ricevere lunedì prossimo, in occasione dell’open day dei corsi magistrali dell’Università Cattolica.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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