Un modello matematico per prevedere le celle temporalesche pericolose
Giuliana Mossoni
È allo studio di UniBs e Comunità montana camuna: consentirà di far scattare l’allerta con 36 ore di anticipo
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Una cella temporalesca estiva - Foto Antonello Mora
L’ultima è stata in Val Paghera (Ceto) e al Gaver, ha spazzato via un ponte e l’acquedotto e travolto strade, auto ed edifici. Ma la memoria corre subito a quella di due anni fa a Niardo, quando un mare di fango e detriti ha invaso mezzo paese. Ma nelle scorse estati si sono registrate bombe d’acqua in diverse località della Vallecamonica, fenomeni che hanno causato smottamenti e alluvioni: basti ricordare le due dalla Val Rabbia di Sonico, quella a Case di Viso nel luglio 2020 e quella dell’est
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