Strage di piazza Loggia, il podcast «Quel giorno non c’ero» con le voci degli studenti
Ventotto studenti che raccontano il 28 maggio 1974 in 28 minuti di podcast. «Quel giorno non c’ero» è il titolo di uno dei prodotti editoriali realizzati dagli studenti del primo anno del corso di Digital Marketing & Communication Manager dell’Its Machina Lonati. Guidati da Andrea Cittadini, giornalista del Giornale di Brescia in veste di docente, in due mesi gli studenti hanno raccolto informazioni sulla strage di piazza Loggia, costruito il testo e scelto le voci narranti della pagina più buia della storia di Brescia.
«Pochi sapevano cosa fosse successo – ammettono i ragazzi – e chi sapeva non aveva un’adeguata conoscenza dei fatti e del contesto». E proprio con tanti «io non sapevo» pronunciati dagli studenti – tutti poco più che ventenni – si apre «Quel giorno non c’ero», che insieme al secondo podcast «Pioveva a maggio» (realizzato invece dagli studenti del corso B dello stesso istituto) costituirà il contributo del Machina Lonati al 50esimo della strage.
Un lavoro lungo e certosino, iniziato con la suddivisione in gruppi di lavoro: c’è chi si occupato del contesto storico e del clima degli anni di piombo, chi ha scandagliato profili e vite di vittime e feriti, chi ha studiato la storia della piazza (storico simbolo delle manifestazioni bresciane). Ne è nato un racconto collettivo e accorato, con una composizione tecnica e contenutistica capace di sviluppare le competenze degli studenti e di accrescere le loro conoscenza e consapevolezza sui fatti del 28 maggio.
«Mi ha colpito che quel giorno fossero tutti giovani, insegnanti e attivisti ma tra le vittime c’erano anche persone che passavano di lì per caso», riflette ad esempio Alice. E poi tutti si dicono convinti che «un lavoro come questo possa aiutare a diffondere storie poco conosciute per la nostra generazione. Per i giovani risulta più coinvolgente fruire di contenuti interattivi».
Il primo podcast «Quel giorno non c’ero» sarà pubblicato venerdì sui canali Spreaker e Spotify del Giornale di Brescia.
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