Università

Slitta il test di ingresso a Medicina e si pensa di abolire il numero chiuso

Le prime prove a marzo e le altre entro maggio, con domande «pescate» da un database pubblico
MEDICINA, IL TEST SLITTA ALMENO A MARZO
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Cambia tutto. O quasi. Intanto è stata rinviata la prima sessione di prove di accesso a Medicina: non si svolgerà più in febbraio, ma slitterà almeno a marzo, se non oltre. Uno slittamento che è anche conseguenza delle migliaia di ricorsi effettuati contro il sistema Tolc Med che dallo scorso anno ha sostituito la prova unica nazionale.

Ricordiamo che lo scorso anno, il primo con le novità per poter frequentare il primo anno di Medicina, nella sessione di aprile a Brescia avevano partecipato 1.476 studenti, mentre in quella di luglio i partecipanti sono stati 1.634. Inesatto sommare le due cifre, i test, che potevano essere fatti già in quarta superiore, possono essere ripetuti due volte durante l’anno. Per avere un’idea di quanti ragazzi tentano di iniziare un percorso di studio lungo e impegnativo, ricordiamo che nel 2022, anno dell’ultimo test unico, a tentarlo al Brixia Forum si sono presentati 1.262 studenti. Di questi, solo uno su quattro è riuscito ad entrare, dal momento che a Medicina, che è a numero chiuso, i posti sono 290.

Cosa cambia

Il primo risultato immediato è, dunque, lo spostamento della prima sessione di prove di accesso a Medicina. Una decisione che sta già destando preoccupazioni tra gli studenti dell’ultimo anno delle superiori perché il rischio è di trovarsi a dover gestire, in tempi ravvicinati, sia la prova di accesso al primo anno di Medicina sia l’esame di maturità.

Altro risultato, la prossima definitiva archiviazione di Tolc Med, la modalità che lo scorso anno aveva sostituito la prova unica nazionale. Un sistema contro il quale migliaia di aspiranti medici avevano presentato ricorso. In attesa che l’iter giudiziario faccia il suo corso si è reso necessario il rinvio della prima sessione perché dall’emanazione del decreto alla data di svolgimento di un nuovo Tolc Med devono trascorrere sessanta giorni. Anche se è probabile che le nuove prove, anche per i ricorrenti, siano affrontate attraverso le nuove modalità. A conferma di ciò, pure le affermazioni della ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini che qualche settimana fa si era espressa negativamente sui Tolc, sottolineandone il malfunzionamento. Il decreto legge con le novità dei test è atteso per le prossime settimane, anche se l’attesa che desta maggior dibattito è quella sul superamento del numero chiuso per accedere al primo anno di Medicina. È uno degli obiettivi della ministra Bernini che sarà contenuto in un prossimo disegno di legge.

Domande pubbliche

Intanto il nuovo test, allo studio del (Consorzio interuniversitario per i sistemi integrati di accesso), prevede che le domande siano caricate in una banca dati e accessibili a tutti. In sostanza, i quesiti ai quali i ragazzi dovranno rispondere il giorno della selezione saranno presi da un data base pubblico. Questo significa che ciascuno di loro potrà studiare ed esercitarsi su domande che, potenzialmente, potrebbero essere le stesse del giorno della prova di ammissione. «Non appena saranno conclude le modifiche che si stanno apportando al sistema dei Tolc per le parti che si possono migliorare - informano dal Ministero - ci sarà il decreto con le date per i test». Sempre secondo fonti ministeriali, la seconda sessione per i test dovrebbe essere fissata tra aprile e maggio.

Cosa rimane

Cambiano, dunque, date, domande e modalità di preparazione del test di ingresso. Dovrebbero rimanere i 90 minuti per rispondere a cinquanta quesiti di comprensione del testo, biologia, chimica e fisica, matematica e ragionamento. Rimane la possibilità di partecipare alla sessione di ingresso anche agli studenti del quarto anno delle superiori. A questo proposito, il Ministero è al lavoro per tener valido il test effettuato nel 2023 dai ragazzi di quarta.

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