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Nelle sedi UniCatt la mostra «Eutopia», esposizione curata dagli studenti del Dams

Sara Polotti
Inaugurata oggi, vede cinque opere di quattro artisti di arte contemporanea
  • La presentazione della mostra «Eutopia»
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Gli studenti e le studentesse del Dams — il corso dell’Università Cattolica dedicato alle discipline delle arti e dei media — non studiano e basta. In alcuni casi sono anche curatori e curatrici, concretamente: ogni anno grazie al progetto «Itinerari di Arte e Spiritualità» - che porta l’arte in tutte le sedi UniCatt - possono occuparsi di un’esposizione di arte contemporanea diffusa. Lo hanno fatto anche quest’anno, concentrandosi sul rapporto tra essere umano e ambiente e organizzando la mostra «Eutopia».

Inaugurata martedì 12 marzo 2024, l’esposizione propone opere d’arte contemporanea di quattro artisti: Marina Cavadini, Barbara Crimella, Oliviero Fiorenzi e Giorgio Mattia. I lavori si trovano negli spazi diffusi del Campus Mompiano dell’Università Cattolica del Sacro Cuore in via della Garzetta e a presentarli ci hanno pensato il direttore di sede Giovanni Panzeri e Mons. Claudio Giuliodori, secondo cui ogni sfida di questo tipo ha sempre un ritorno moltiplicato. «Questa mostra», afferma, «è segno del nostro abitare» e «uno stimolo a riflettere sulle sfide della nostra epoca».

La partecipazione degli studenti

L’iniziativa vede la coordinazione di alcune docenti (Elena Di Raddo, Mariacristina Maccarinelli, Bianca Trevisan e Michela Valotti), ma è prodotta con la partecipazione attiva degli studenti e studentesse; in questo caso Monica Morosini, Andrea Foschini, Cecilia Franzoni, Benedetta Gobbato, Davide Paoletti, Anita Papa, Sara Ravelli e Yuanfei Ye. In veste di curatori hanno collocato le opere nel prato d’ingresso, in portineria e in altri spazi di passaggio che rendono la mostra un intervento di arte pubblica. Filo rosso è il concetto di «utopia» come l’aveva pensato Tommaso Moro, ma con un guizzo in più: invece di aspirare a un sogno vago, gli artisti e le artiste si concentrano su uno scenario possibile, positivo e concreto, nel quale l’essere umano abita gli spazi urbani e ambientali.

La presentazione della mostra «Eutopia» © www.giornaledibrescia.it
La presentazione della mostra «Eutopia» © www.giornaledibrescia.it

«Vogliamo responsabilizzare da subito i ragazzi», ha spiegato la professoressa Bianca Trevisan, che coordina il progetto insieme a Elena Di Raddo, Mariacristina Maccarinelli e Michela Valotti, le altre docenti del DAMS. «In questo caso l’idea dell’esposizione è partita guardando a come vivano i giovani nelle grandi città. Milano, (con i problemi di gentrificazione e caro-affitti, ndr) ma non solo. Da lì si arriva al bello come forma d’arte che può elevare la vita, fino al concetto dell’artista Ugo La Pietra, che ha parlato ampiamente di ‘abitare la città’».

Come vivono i giovani nelle grandi città

Così, Oliviero Fiorenzi in «Casa del vento» propone una scultura site-specific (ovvero pensata appositamente per la mostra e per il luogo) che parla di casa come luogo dell’intimità, includendo anche un mulino a vento a simboleggiare la sostenibilità del sostentamento. Giorgio Mattia, invece, in «Ci incontriamo a metà strada» usa un linguaggio architettonico su cui applica piccoli cartigli in cui parla di paesaggi e rovine. La scultura monumentale e metallica all’ingresso del Campus, firmata da Barbara Crimella, è stata donata all’università e sarà installazione permanente. «PerdutamenteNatura» attraverso la sua forma geometrica che richiama una foglia riflette sul rapporto tra essere umano, città e ambiente. Due, infine, le opere di Marina Cavadini: l’incisione «Ammofila arenaria» prende spunto da una pianta molto resistente che cresce nella sabbia; «Drip-dry» è invece un video che usa l’ASMR per attirare non solo udito e vista, ma anche gli altri sensi, in modo da sentire la relazione con la natura dal punto di vista epidermico.

La mostra è visibile dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 20 con ingresso gratuito, il sabato dalle 8 alle 18.30. Il 22 marzo alle 16 in Aula 3 si terrà «Brescia città organica: l’arte del crescere insieme», incontro con Gianni Biondillo, Maria Lidia Girelli e Giuseppe Lupo per riflettere sul concetto di Eutopia.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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