Università

L’ex ministro Severino: «Una next generation di funzionari pubblici»

Paola Gregorio
Tra i temi toccati la sfida della digitalizzazione e il ruolo della formazione universitaria
L'ex ministro Paola Severino all'inaugurazione dell'anno accademico di UniBs - Foto Gabriele Strada Neg © www.giornaledibrescia.it
L'ex ministro Paola Severino all'inaugurazione dell'anno accademico di UniBs - Foto Gabriele Strada Neg © www.giornaledibrescia.it
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«Il nostro obiettivo è creare la next generation di funzionari della pubblica amministrazione. Perché sia digitale, efficiente, trasparente». Paola Severino, già ministro della Giustizia, all’inaugurazione dell’anno accademico della Statale, parla nelle vesti di presidente della Scuola nazionale dell’amministrazione. La sua lectio magistralis è dedicata al ruolo della formazione universitaria e della pubblica amministrazione quale spina dorsale di uno Stato costituzionalmente efficiente. In questo senso la Scuola nazionale della pubblica amministrazione il 6 dicembre inaugurerà il Polo formativo della Lombardia dedicato al management delle emergenze sanitarie.

Via la patina grigia

Proprio sulle sfide di una pubblica amministrazione che sta lavorando per di scrollarsi di dosso la patina grigia di apparato lento ed elefantiaco dell’immaginario collettivo, si concentra la Severino: «Mai come negli ultimi anni stiamo assistendo a evoluzioni sociali, economiche, politiche e tecnologiche. Pensiamo alle guerre, al cambiamento climatico, alla crisi energetica – è l’esordio dell’ex ministro –. La rapidità dei mutamenti ha messo alla prova i nostri modelli sociali, economici e politici. Ma le crisi possono diventare un’occasione di cambiamento e di crescita. Adattarsi e innovare o rimanere ineluttabilmente indietro. Non ci sono altre strade, e questo vale per le università e la pubblica amministrazione. Che sta vivendo momenti di grande cambiamento».

Efficienza e produttività della Pa

In questo scenario la formazione è fondamentale per la crescita di valori come la democrazia e il merito. «La pubblica amministrazione non deve essere solo efficiente, ma anche saper rispondere alle esigenze dei cittadini – dice la Severino –. Bisogna perciò investire sul capitale umano. La riforma della Pa è stata disegnata dal Pnrr affinché si recuperi il divario in termini di competenze, capitale umano e organizzazione. Le risorse messe a disposizione hanno consentito di investire sulla valorizzazione delle competenze e sulle politiche di accesso. Bisogna proporre modelli formativi che rispondano in fretta alle esigenze della pubblica amministrazione, ovvero maggiore efficienza e produttività».

Severino si complimenta con l’Università degli studi di Brescia per l’attivazione della nuova laurea magistrale in Governo delle amministrazioni pubbliche. Per l’efficienza dei processi viene in soccorso la digitalizzazione. «La pubblica amministrazione ha bisogno anche di una visione internazionale - conclude la Severino -. Un altro elemento chiave della nostra strategia alla Scuola è l’interdisciplinarietà oltre alla partnership pubblico privato, affinché si sia luogo aperto alle contaminazioni».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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