L'emozione dell'inno di Mameli cantato dal coro dell'Università
La distanza non ferma le prove del Chorus Universitatis Brixiae dell'Università degli Studi di Brescia. Diretti dal Maestro Silvio Baracco, studenti, docenti, personale amministrativo dell'Università, laureati e coristi del Conservatorio «Luca Marenzio» continuano a incontrarsi tutte le settimane, il martedì, via chat. Perché si può fare musica anche a distanza, beffando il Covid.
E così al coro, il Rettore Maurizio Tira ha chiesto loro di eseguire l’inno nazionale e ciascuno, da casa, ha eseguito la sua parte. Da qui è stato realizzato un video.
«Siamo passati attraverso varie sperimentazioni, abbiamo dovuto arrenderci dinanzi alle difficoltà insormontabili di cantare insieme ma alla fine abbiamo trovato la soluzione e stiamo addirittura studiando un pezzo nuovo - spiega il Maestro Baracco -. È importante mantenere inalterato il legame che unisce il coro, emozionante fare insieme i vocalizzi con l'audio e il video spenti, ascoltando solo il direttore ma sapendo che tutti quanti, in quel momento, sono alle prese con la stessa concentrazione. Presto torneremo a cantare dal vivo, e il frutto di questo nostro lavoro sotterraneo fiorirà per tutti».
Il video dell'inno nazionale è stato trasmesso in streaming su Google Meet nell'ambito di Smart Cafè, l'appuntamento settimanale del Rettore con tutta la comunità universitaria. «In questo modo abbiamo festeggiato insieme la ricorrenza del 1º maggio - racconta il Rettore -. Perché ci si può sentire una comunità anche in tempi di isolamento, come è successo per le voci dei coristi che, riunite virtualmente insieme, sono tornate a formare un coro».
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