Laba: dodici collage per trasformare la malattia in arte

Partire da un’esperienza difficile e trasformarla. Chiara Facciolo e Enrico Gheller sono due studenti dell’accademia Laba e nei giorni scorsi si sono laureati in graphic design e multimedia con una tesi dedicata ad un progetto di sensibilizzazione e di beneficenza. «Paperelle senza fili» parla di malattia frontotemporale, ma soprattutto parla di vita. Delle esistenze sconvolte dei malati e dei loro famigliari, ma anche di dignità e di speranza.

«Ho avuto un caso in famiglia - racconta Chiara - e quando ho incontrato Enrico all’università gli ho detto che avrei voluto fare un progetto artistico legato alla malattia. Lui ha accettato di lavorare con me con grande entusiasmo». Nasce così «Paperelle senza fili» : «È un progetto che si divide in due livelli: volevamo fare informazione sulla malattia e provare a fare arte - racconta Facciolo - . Nel primo caso l’aiuto di Marco Cola, sociofondatore dell’associazione italiana malattia frontotemporale è stato fondamentale».

A livello artistico, invece, i due studenti hanno creato 12 collage che raccontano visivamente i sintomi della malattia e tre opere d’arte: «Siamo partiti da alcune testimonianze e abbiamo creato delle storie - racconta Chiara - . Grazie a questi racconti coraggiosi abbiamo ideato tre oggetti artistici che vogliono ricordare degli episodi accaduti a questi malati, ma anche della dignità dei loro famigliari».

I collage e le opere d’arte saranno venduti e il ricavato devoluto all’associazione. «I ragazzi hanno fatto un lavoro magnifico - dice Marco Cola - . Sono entusiasta. I fondi saranno usati per progetti di formazione e informazione sulla malattia e per offrire neuropsicolgi a sostegno dei familiari».

Il progetto, però, non si chiude. Da ieri è attivo il sito internet www.paperellesenzafili.it. Per contattare l’associazione, si può scrivere una mail a: info@frontotemporale.it o chiamare il numero 3475283476. Ci si può anche recare direttamente nella sede di via Oberdan 44.