Università

La Cattolica presenta il nuovo servizio di Psicologia clinica e forense

Barbara Fenotti
Fornirà supervisione individuale e di gruppo per professionisti, ma anche servizi di consulenza clinica e psicoterapia individuale
La conferenza nel campus di via Garzetta - © www.giornaledibrescia.it
La conferenza nel campus di via Garzetta - © www.giornaledibrescia.it
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Arriva un ulteriore segnale di apertura verso l’esterno da parte dell’Università Cattolica.
Docenti e ricercatori della facoltà di Psicologia, insieme a professionisti del settore, metteranno a disposizione del territorio bresciano le loro competenze e ricerche attraverso il nuovo servizio di Psicologia clinica e forense, attivato nel campus di via Garzetta, a Mompiano.

La presentazione

Il pubblico presente in via Garzetta - © www.giornaledibrescia.it
Il pubblico presente in via Garzetta - © www.giornaledibrescia.it

Qui nel pomeriggio si è tenuta la presentazione del nuovo servizio, introdotto da Mario Taccolini, coordinatore delle strategie di sviluppo del polo bresciano dell’Università Cattolica. Presenti anche Elisa Fazzi, presidente della Società Italiana di Neuropsichiatria dell'infanzia e dell'adolescenza, Angela Ferrandi, coordinatrice dei Servizi di psicologia della Fondazione Poliambulanza, la direttrice di Civitas dell’Ambito distrettuale della Valtrompia Daniela Dalola e Aurelio Bizioli, presidente della cooperativa sociale Area dell’Ambito distrettuale della Valsabbia.

Il servizio

Nel concreto l’equipe del Servizio di Psicologia clinica e forense (Spcf) appena inaugurato fornirà in ambito istituzionale supervisione individuale e di gruppo per professionisti, supporto per équipe e consulenza alla progettazione e valutazione di interventi. Svolgerà, più nello specifico, attività di consulenza e intervento, formazione e ricerca nell’ambito della Psicologia clinica e forense con l’obiettivo di rispondere ai bisogni delle persone e degli enti territoriali che operano nell’ambito psicologico e sociale.

Tutto questo in sinergia con le altre strutture dell’ateneo, in particolare con il dipartimento di Psicologia, con la Scuola di specializzazione in Psicologia Clinica e con gli altri Servizi dell’Università (Cross e Spaee).

Risposta ai bisogni

«Il background formativo e le metodiche adottate sono differenziate in modo da poter rispondere nel modo più adeguato alla pluralità dei bisogni – ha spiegato il prof. Giancarlo Tamanza, direttore del servizio di Psicologia clinica e forense dell’Università Cattolica –. La matrice teorica comune è di tipo relazionale, ma i percorsi clinici e terapeutici sono progettati ad hoc e su misura e costruiti in maniera collaborativa con i partecipanti, utilizzando di volta in volta le tecniche e gli strumenti più appropriati».

Da sinistra, Tamanza e Taccolini - © www.giornaledibrescia.it
Da sinistra, Tamanza e Taccolini - © www.giornaledibrescia.it

La caratterizzazione scientifica dell’intervento sarà perseguita attraverso attività di ricerca sul lavoro clinico realizzato e grazie alla costruzione e alla validazione di metodi e strumenti, senza escludere l’elaborazione e la diffusione di protocolli operativi e di buone prassi. «Noi giudici del Tribunale ordinario riteniamo che l’obiettivo che si sta ponendo l’Università con questo nuovo servizio sia davvero importante – ha osservato Costanza Teti, giudice della Terza sezione civile del Tribunale Ordinario di Brescia –, perché è fondamentale essere più compatti possibile nell’affrontare la tematica delle fragilità dei minori, che sono per definizione soggetti fragili, e di tutte quelle altre persone che hanno bisogno di una rete di supporto».

Psicologia clinica

Nell’ambito della Psicologia clinica verranno forniti servizi di consulenza clinica e psicoterapia individuale per l’adulto, l’adolescente, la coppia e la famiglia, attività di mediazione familiare e consulenze psicodiagnostiche. Ci sarà spazio anche per la consulenza tecnica in ambito forense ma anche individuale e familiare nei procedimenti di tutela minorile, di coppia per la valutazione dell’idoneità all’adozione nazionale e internazionale o per accompagnare i minori inseriti in procedimenti penali.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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