Università

Ingegneria. Addio «bunker» mitica sala studi da 196 posti

Servono spazi per trasferire le aule da viale Europa. Il preside: «Colpa dei tagli. Ma useremo atri e ballatoi»
AA

Tagli agli atenei. Chissà quante volte nel corso degli ultimi anni è stata utilizzata quest'espressione. Talvolta per citare finanziamenti venuti improvvisamente meno, talaltra per segnalare il pericolo di soppressione di una serie di servizi agli studenti in seguito alla restrizione del fondo ordinario. Come capita in tutte le cose della vita, fin quando l'aspetto non tocca direttamente, la problematica rischia di non essere compresa fino in fondo. Così è stato anche per i tagli. Per avere una conferma di ciò chiedere agli studenti di Ingegneria della Statale, dove dal 28 aprile è stata chiusa la famosa aula studio denominata «bunker».
Che cosa è successo? Ebbene, la Facoltà di Ingegneria dovrà a breve abbandonare gli spazi occupati in viale Europa, nell'edificio del Cedisu, nei quali sorgerà una residenza universitaria. Una problematica già nota, per ovviare alla quale era stata prevista la costruzione di nuovi spazi in via Branze. I tagli al fondo di finanziamento ordinario hanno però comportato che le risorse d'ateneo, in precedenza accantonate per le opere edilizie, fossero utilizzate per far fronte alle necessità più stringenti del bilancio.
Così, niente nuovi spazi a Ingegneria, e per ospitare il laboratorio di disegno industriale e l'aula di disegno - fino ad oggi allocati in viale Europa - è stato scelto di riconvertire la sala studio grande del Club degli studenti, quella che nel gergo degli universitari viene indicata col termine di «bunker». Si tratta infatti di un'aula studio situata nel seminterrato dell'edificio.
Gli operai si sono messi all'opera lunedì. Sono così venuti meno ben 196 posti per lo studio. La presidenza della Facoltà si è già attivata per poter alleviare il disagio per gli studenti. «Nelle prossime settimane - racconta il preside Aldo Zenoni - ci metteremo all'opera per restituire almeno in parte alcune postazioni per lo studio. Puntiamo a ricavare un adeguato numero di posti negli atri e nei ballatoi tra una scala e l'altra». «Se tutto andrà bene si recupereranno - spiega Zenoni - almeno centocinquanta posti, senza dimenticare che da settembre sarà aperta una nuova aula studio nel collegio che sorgerà a pochi passi dalla Facoltà».
La decisione di chiudere il «bunker» era stata già comunicata agli studenti, tramite i rappresentanti. «Siamo dispiaciuti della chiusura di un'aula che era un grande punto di aggregazione per gli studenti di Ingegneria - osserva Andrea Curcio, della lista Progetto Ingegneria -. Purtroppo a causa dei tagli operati al sistema universitario, le risorse che erano state accantonate per ampliare gli spazi della didattica sono state usate per chiudere il bilancio. Così adesso molti universitari saranno costretti a studiare nei corridoi».

Mario Nicoliello

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato