Università

Due talenti bresciani alla prestigiosa Università dello spazio

Chiara Chiesa e Giorgio Lorini hanno vinto una borsa di studio e si formeranno con i docenti dell'ateneo di Strasburgo
Chiara Chiesa e Giorgio Lorini - © www.giornaledibrescia.it
Chiara Chiesa e Giorgio Lorini - © www.giornaledibrescia.it
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Ci sono anche due bresciani tra i selezionati per una borsa di studio alla prestigiosa università internazionale dello spazio Isu, istituzione privata (riconosciuta come istituto di istruzione superiore in Francia dal Ministero dell’Istruzione francese) che ha sede a Strasburgo e sponsor del calibro di Nasa, Esa, Isro e molte altre agenzie spaziali. A conquistare il prestigioso premio, generosamente offerto da Esa, l’agenzia spaziale europea, sono stati Chiara Chiesa, Space Technology Transfer Commercialization Advisor, e Giorgio Lorini, studente universitario di chimica e tecnologia farmaceutiche Upo.

Per lavoro, Chiara Chiesa aiuta aziende e startup a connettersi al settore aerospaziale e a beneficiare delle tecnologie di derivazione spaziale. La sua passione nasce dall’organizzazione per Brescia di un hackathon Nasa, la «Nasa Space Apps Challenge», che avrà a ottobre la sua quarta edizione, che l’ha portata a crescere molto in quest’ambito. Grazie alla borsa di studio, frequenterà il corso online «Space Studies Program 2021», dedicato alla space economy, e farà parte del progetto di trasporto suborbitale: «Sono entusiasta e non vedo l’ora di approfondire ulteriormente le opportunità della space economy su scala internazionale per portare i benefici dello spazio al territorio bresciano e lombardo» commenta Chiara.

Giorgio Lorini coltiva invece da sempre il sogno di fare l’astronauta. Questa estate prenderà parte allo Space Studies Program nella sede Isu di Strasburgo, dove inizierà ad avvicinarsi ai suoi obiettivi, entrando in contatto con ricercatori e persone di spicco provenienti dai team Nasa ed Esa. Lorini è stato inserito nel team che si occuperà della costruzione e progettazione di una base lunare. All’Isu, inizialmente parte del Mit di Cambridge, poi resasi indipendente, potrà ampliare le sue conoscenze e condividere esperienze con persone provenienti da tutto il mondo. Il giovane bresciano ha anche organizzato un crowdfunding per potersi mantenere durante il corso. «Vorrei ringraziare tutti coloro che hanno deciso di supportarmi: darò il meglio anche per tutti voi!».

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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