Difficile trovare un laureato su due: i profili più richiesti alle università dalle aziende
Le imprese cercano laureati disperatamente. Soprattutto di economia e ingegneria. È quanto emerge dal report che Unioncamere realizza in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
Lo scorso anno le imprese italiane dell’industria e dei servizi hanno pianificato di assumere oltre 768mila laureati, pari al 13,9% del totale dei 5,5 milioni di contratti di lavoro programmati. Ma non mancano difficoltà a trovare quasi un laureato su due, cioè 376mila figure.
L’indirizzo economico è il più richiesto con 223mila contratti nel 2023, seguito dall’insieme degli indirizzi di ingegneria, che arrivano a una richiesta complessiva di 162mila profili, suddivisi in 53mila laureati in ingegneria industriale, 49mila in ingegneria civile e architettura, 45mila in ingegneria elettronica e dell’informazione e 15mila in altri indirizzi di ingegneria. Tra gli altri indirizzi più richiesti figurano anche quello di insegnamento e formazione (117mila), quello sanitario e paramedico (62mila) e quello scientifico-matematico-fisico-informatico (56mila).
Nella nostra provincia il tessuto imprenditoriale assorbe una enorme quantità di laureati: in Statale il tasso di occupazione a un anno dalla «magistrale» è dell’88,1%, per la sede bresciana della Cattolica del 91%. In entrambi i casi siamo ben al di sopra della media regionale (81,1%) e nazionale (75,7%).
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