Candidati rettori, Baronio: «In campo per dare slancio all'Università»
All’Università di Brescia serve «un nuovo slancio» per diventare protagonista a livello regionale, nazionale e anche internazionale. È sulla base di questo assunto che Fabio Baronio, direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’informazione, ha deciso di scendere in campo e concorrere alla carica di rettore. Insieme agli altri candidati, parteciperà al dibattito «Università libere ed autonome?», nell'incontro organizzato da Edizioni Studium e Giornale di Brescia (scopri qui come partecipare o vederlo in diretta e on demand).
«Candidarsi significa, per me, mettersi al servizio della nostra comunità - spiega -. Affronto questa sfida con grande entusiasmo, con senso di responsabilità, di dedizione all’istituzione, con la mia etica del lavoro, le mie esperienze, le mie doti umane e professionali. Ho vissuto la maggior parte degli anni della mia vita all’Università di Brescia. Qui ho avuto la possibilità di studiare, crescere e maturare dal punto di vista umano e lavorativo. Le esperienze di studente, ricercatore, professore, membro del Consiglio di amministrazione, membro del Senato accademico e Direttore di Dipartimento mi hanno convinto che sia indispensabile imprimere un dialogo continuo, difendere con decisione i nostri ruoli, le nostre esigenze e prerogative in ogni sede e, soprattutto, promuovere e valorizzare le energie presenti nel nostro ateneo».
Ascolto e dialogo
Per farlo però serve innanzitutto «reale capacità di ascolto e di dialogo. Gli orizzonti che si delineano di fronte a noi richiedono lavoro di squadra, condivisione, una attenta programmazione, ampiezza di prospettiva, e concretezza: sono indispensabili per correggere la rotta dove serve e per valorizzare meglio energie personali e risorse». Il rilancio dell’UniBs per Baronio passa naturalmente da progetti di ricerca e formazione. In particolare sul fronte della didattica «sono necessari interventi di rinnovamento dell’offerta» anche per aumentare «la qualità e il numero di studenti iscritti all’ateneo».
Edilizia
Ma nel programma ha un ruolo centrale pure l’edilizia: «Nel Campus Nord il piano attuativo approvato dal Comune di Brescia permette una potenzialità di oltre 30mila metri quadrati di nuove costruzioni, su terreni a disposizione del nostro ateneo. Nuovi edifici per l’area medica e ingegneristica potrebbero nascere, in connessione e coordinamento con i futuri spazi degli "Spedali Civili del Futuro", con importanti finanziamenti da recuperare a livello regionale e nazionale. Nel Campus Centro, nuovi edifici a disposizione delle aree economica e giuridica dovrebbero essere valutati in sinergia con il Comune di Brescia, con co-finanziamenti da recuperare a livello cittadino, provinciale, regionale e nazionale».
Nuove sedi e prorettori
Ma non finisce qui: «Sedi rappresentative della nostra Università andrebbero aperte anche nelle città di Cremona e Mantova, in modo da rafforzare la presenza nella Lombardia Orientale». Per quanto riguarda la terza missione Baronio rimarca che sarà fondamentale l’interlocuzione «con le realtà istituzionali, economiche, industriali, sanitarie e sociali della nostra città, provincia, regione e nazione».
Ultima, ma non per importanza, la governance dell’ateneo: «La mia intenzione è nominare tre prorettori negli ambiti primari, che da Statuto sono didattica, ricerca, terza missione, oltre che designare il prorettore vicario. È fondamentale che ogni componente della comunità universitaria abbia riferimenti ben precisi e con deleghe e responsabilità chiare con cui confrontarsi. La competenza sarà il fattore determinante nella scelta di prorettori e delegati: l’esperienza maturata e le capacità dimostrate qualificheranno ogni membro della squadra». D’altronde lo diceva anche il campione del basket Michael Jordan, che Baronio cita: «Con il talento si vincono le partite, ma è con il lavoro di squadra e l’intelligenza che si vincono i campionati».
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