Beatrice Rianò vince il Premio Sergio Ferrari come migliore laureata in Giurisprudenza

Paola Gregorio
Il riconoscimento, alla seconda edizione, è stato ideato per ricordare l'avvocato bresciano
La consegna del Premio Sergio Ferrari - © www.giornaledibrescia.it
La consegna del Premio Sergio Ferrari - © www.giornaledibrescia.it
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Beatrice Rianò ha ventiquattro anni e si è laureata a luglio in Giurisprudenza all’Università degli Studi di Brescia. É la vincitrice della seconda edizione del Premio di laurea intitolato alla memoria dell’avvocato Sergio Ferrari, istituito dall'Università degli studi di Brescia con il Rotary Brescia Sud Est e la figlia Nini Ferrari conosciuta anche per il suo impegno in ambito politico.

L'importo del premio è di mille euro e viene assegnato al miglior laureato o laureata in Giurisprudenza e in Scienze giuridiche dell'Innovazione. Contano il voto ma anche le tempistiche della laurea.

Ninì Ferrari ha detto: «Questo premio è importante perché tiene ulteriormente viva la memoria di mio padre. Con la terza edizione vorremmo seguire gli studenti che abbiamo premiato per vedere come proseguono nella loro carriera».

Chi è

Beatrice, che è originaria di Visano, si è laureata con il massimo dei voti in diritto processuale e civile con una tesi sul nuovo procedimento di famiglia. Attualmente lavora in una società di brokeraggio assicurativo. «È stato un percorso difficile ma pieno di soddisfazioni. Scrivere la tesi è stata una delle esperienze più belle che abbia affrontato».

L'avvocato Ferrari è stato socio rotariano per trent’anni. Andrea Aletto del Consiglio dell’Ordine degli avvocati ha esordito:  «Rimasi colpito dall’avvocato Ferrari per la sua professionalità e gentilezza. È bello perciò ci sia un premio in suo onore che dà un riconoscimento ad una studentessa che così proficuamente ha portato a termine gli studi». Francesco Castelli, rettore dell’Università degli studi di Brescia ha sottolineato: «Non posso che essere lieto dei riconoscimenti ai nostri laureati».

Luigi Scalmana, presidente del Rotary Brescia Sud Est ha rimarcato: «Questo premio è un riconoscimento all’impegno della dottoressa Rianò». Elena Verdolini dell’Università degli studi di Brescia ha chiosato: «Il ricordo dell’avvocato Ferrari è molto presente». Cesare Proto, che era amico di Sergio Ferrari ha ricordato: «La nostra amicizia è cinquantennale. Sono orgoglioso dell’attribuzione del premio nel nome di Sergio ad una sua giovane collega».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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