Cultura

Scultura, pittura e fotografia: le mostre da segnare in agenda

I suggerimenti per non lasciarsi sfuggire gli eventi in Italia tra la fine del 2019 e il 2020
Mario De Biasi - Gli italiani si voltano - © www.giornaledibrescia.it
Mario De Biasi - Gli italiani si voltano - © www.giornaledibrescia.it
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Non ci sono solo pranzi (e panettoni), cotechini e lenticchie. In questo ultimo scorcio del 2019, se potete godere di tempo libero, e amate l'arte, ecco qualche consiglio che vorremmo estendere anche al 2020.

Le mostre da segnare in agenda sono migliaia in Italia, qui cerchiamo, per nostro gusto e per particolarità, di segnalarvi qualche evento degno di nota.

«C'era una volta Sergio Leone» è il grande viaggio nel mondo del regista divenuto un mito con i suoi film proposto all'Ara Pacis di Roma dal 17 dicembre al 3 maggio: un percorso multisensoriale, per conoscere l'attività cinematografica e approfondire aspetti personali, tra film e fotografie, costumi e bozzetti, ricordi di famiglia, interviste e documenti inediti.

Per la prima volta il confronto tra due giganti della scultura attraverso 160 opere: prosegue fino al 15 marzo alle Gallerie d'Italia - Piazza Scala di Milano la grande mostra «Canova | Thorvaldsen. La nascita della scultura moderna». Il percorso documenta le diverse soluzioni adottate dai due artisti, entrambi capaci di rivoluzionare la scultura e la sua tecnica attraverso opere classiche e moderne al tempo stesso. A Palazzo Reale fino al 19 gennaio la grande mostra dedicata a de Chirico, geniale protagonista dell'arte del XX secolo: nell'esposizione gli enigmi, i misteri pittorici, i temi e le riflessioni dell'artista sono raccontati da vicino per permettere un ritratto esaustivo e affascinante, attraverso opere provenienti da istituzioni italiane e straniere.

Al Palazzo Ducale - Galleria Nazionale delle Marche di Urbino continua fino al 19 gennaio il grande omaggio per celebrare i 500 anni dalla morte di Raffaello con la 
mostra «Raffaello e gli amici di Urbino»: il progetto mette in relazione la nascita e lo sviluppo della rivoluzione pittorica operata dal grande artista con l'attività dei suoi contemporanei (tra cui Genga e Viti) e il contesto vissuto nella cittadina marchigiana (chiuso il 25/12 e il 1/01).

A Rimini, a Castel Sismondo, la mostra «Fellini 100 Genio immortale», fino al 15 marzo, allestita nel centenario della nascita del regista. Un racconto emozionante, immersivo e multimediale, attraverso film, costumi, fotografie, disegni e tanti documenti anche inediti, per restituire il mondo di sogni e visioni di Fellini, artista capace di rappresentare la propria generazione e un Paese intero, ma anche di prevedere i tempi.

Alla Basilica della Pietrasanta di Napoli il mito di Andy Warhol: fino al 23 febbraio 200 opere - tra icone, ritratti, polaroid e disegni - raccontano il padre della Pop Art con la sua capacità di stravolgere qualunque definizione estetica precedente (sempre aperto). 

E arriviamo a Brescia dove, a Palazzo Martinengo, il 18 gennaio, verrà inaugurata «Donne nell'arte. Da Tiziano a Boldini». L'esposizione resterà aperta fino all'8 giugno. E a Boldrini è dedicata una mostra a Barletta, alla Pinacoteca de Nittis. C'è tempo fino al 3 maggio 2020.

A Parma, alla Galleria Nazionale di Parma, è allestita «Un rembrandt dall'Ermitage 1969-2019: 350 anni dalla morte del maestro». A Vicenza invece si possono ammirare le opere di Gauguin fino all'8 marzo.

Fino al 4 maggio, a palazzo Madama a Torino, si può visitare «Andrea Mantegna. Rivivere l'antico costruire il moderno».

A Monza, a Villa Reale, dal 30 gennaio al 2 giugno, viene ospitata «Giappone. Terra di geisha e samurai». Un percorso, che parte dalla metà dell'Ottocento, alla cultura giapponese. Un viaggioin un paese la cui cultura e le cui arti affascinano per varietà e raffinatezza.

A Rovigo, a Palazzo Roverella, dal 4 aprile al 5 luglio, c'è «Marc Chagall. Anche la mia Russia mi amerà»: viene indagata l’influenza che la cultura popolare russa ha avuto su tutta l’opera di Chagall.

Per gli appassionati di fotografia a Torino dal 20 febbraio al 10 maggio ci sarà «Memoria e passione. Da Capa a Ghirri. Capolavori dalla collezione Certero». Una raccolta unica in Italia per originalità e qualità delle fotografie: tra le oltre duemila immagini della collezione i curatori ne hanno scelte circa duecento di una cinquantina di autori.

A Rovigo, a Palazzo Roverella, dal 26 settembre al 31 gennaio 2021 una retrospettiva sul fotografo, celebre per il suo bacio scattato da un tavolo di un bistrò parigino, Robert Doisneau.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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