Cultura

Sanremo 2022, Fiorello c'è

Dopo un corteggiamento insistente da parte di Amadeus, per il terzo anno consecutivo, il comico affiancherà l'amico sul palco dell'Ariston
Amadeus Maria De Filippi e Fiorello dall'edizione 2021 -   Foto © www.giornaledibrescia.it
Amadeus Maria De Filippi e Fiorello dall'edizione 2021 - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Dopo un corteggiamento insistente da parte dell'amico Amadeus, Fiorello ha ceduto ed è sbarcato al Festival. Per il terzo anno consecutivo, Ciuri e Ama si ritroveranno insieme sul palco dell'Ariston. Non si sa ancora quale sarà il coinvolgimento di Fiorello nel corso delle cinque serate del Festival, ma stavolta c'è anche il terzo incomodo Checco Zalone, la cui presenza a
Sanremo, per la prima volta, è molto attesa. L'artista pugliese campione di incassi al box office è stato il primo superospite annunciato. Oggi lui e Fiorello si sono ritrovati insieme alla prove in teatro, rigorosamente a porte chiuse.

Alle 14,45 circa, l'attesa è finita e Fiorello, camuffato, con mascherina, cappello di lana e capelli lunghi posticci, è sceso da un'auto. Intercettato da alcuni fotografi tra cui quelli di Chi, che hanno diramato la notizia, ha fatto il suo ingresso nell'albergo accanto all'Ariston (con accesso diretto al teatro attraverso un piccolo cortile), accompagnato dall'autista e da uno dei suoi autori. Lo showman ha incontrato Lucio Presta, agente di Amadeus, e, dopo pranzo, ha raggiunto in teatro il conduttore e direttore artistico che, secondo quanto apprende l'Ansa, lo ha accolto con grande gioia e un senso di sollievo. Fiorello è arrivato giusto in tempo per assistere alle prove dei Maneskin, vincitori dell'ultimo Festival e superospiti nella serata di apertura.

Fiorello alloggia all'hotel Globo di Sanremo. L'attesa di Amadeus, che aveva prenotato una stanza per lo showman vicino alla sua, è dunque finita. Tra una manciata di ore prenderà il via il 72° Festival di Sanremo. Diversamente da quanto ci si era aspettati quando ne abbiamo iniziato a parlare, anche questa sarà un'edizione complicata non poco dalla pandemia sia per le rigide procedure che le norme anti Covid impongono (artisti tamponati ogni 48 ore e blindati nel loro quartier generale, percorsi appositamente studiati per evitare assembramenti all'entrata e all'uscita del teatro Ariston, conferenze stampa in streaming, ecc) sia perché già in questi giorni che precedono l'avvio della kermesse si sono registrati alcuni casi di positività al virus tra tecnici e orchestrali.

Un nome tra tutti, quello del Maestro Beppe Vessicchio che spera di negativizzarsi in tempo per accompagnare Le Vibrazioni. L'unica buona notizia sul versante Covid, in omaggio allo slogan che lo voleva il «Festival della Rinascita», è che, dopo la surreale edizione dello scorso anno senza pubblico, quest'anno l'Ariston è tornato, salvo cambiamenti dell'ultima ora, a una capienza del 100% seppure esclusivamente per spettatori muniti di Green pass rafforzato.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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