Cultura

Sanremo 2020, chi è Paolo Jannacci

Per la prima volta all'Ariston porta il brano Voglio parlarti adesso, nella serata cover canterà Se me lo dicevi prima del padre Enzo
Paolo Jannacci - Foto tratta da Instagram
Paolo Jannacci - Foto tratta da Instagram
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Nome

Paolo Maria Jannacci

Età e provenienza

Figlio del noto cantautore milanese Enzo Jannacci, è nato a Milano 47 anni fa

A Sanremo

Prima volta al Festival 

Ha iniziato con

La musica è stata il suo mondo fin da bambino, inizia lo studio dello strumento all'età di sei anni con Lina Marzotto Pollini e Davide Tai

La sua canzone

Voglio parlarti adesso E. Bassi, M. Bassi, A. Bonomo e P. Jannacci. Una dolce ninna nanna dedicata alla figlia che cresce e inesorabilmente si allontana

In duetto con

In omaggio a Enzo, Paolo ha scelto (anche spinto dagli autori del Festival) di portare per la serata delle cover, chiamando accanto a sé Francesco Mandelli, il brano Se me lo dicevi prima, che il padre presentò nell'89, sul delicato tema della tossicodipendenza

Social

Instagram: paolojannacci follower: 8.919

Testo

Là fuori c’è la guerra e dormi
Ma qui ci penso io a te
Vorrei che non tremassi come me
Ho visto piangere un gigante
Figurati se non piango io
Che sono nato adesso amore mio
Confesso che non so, non so
Come si può, afferrare il vento
E il tempo che non ti do, è tempo perso
Voglio parlarti adesso
Solo per dirti che
Nessuno può da questo cielo in giù volerti bene più di me
Voglio parlarti adesso
Prima che un giorno il mondo porti via
I tuoi sorrisi grandi i giochi tra le porte
E quell’idea che tu resti un po’ mia
Non sarò mai pronto a dirti sì
Ma quando vai sai che mi trovi qui
E quando il modo di aiutarti
Sarà non aiutarti più
Sorridi in faccia all’odio e manda giù
Potrei svegliarti poi ma poi non so, se poi, sarà lo stesso
Ora è sempre il mio miglior momento
Voglio parlarti adesso
Solo per dirti che
Nessuno può da questo cielo in giù volerti bene più di me
Voglio parlarti adesso
Prima che un giorno il mondo porti via
I tuoi sorrisi grandi i giochi tra le porte
E quell’idea che tu resti un po’ mia
Non sarò mai pronto a dirti sì
Ma quando vai sai che mi trovi qui
Le stelle appese poi cadranno giù
E un giorno ci diremo addio
Ma se una notte sentirai carezze sarò io...
Voglio parlarti adesso
Prima che un bel tramonto porti via
Le corse senza fine, addormentarsi insieme
E quell’idea che tu resti un po’ mia
Non sarò mai pronto a dirti sì
Ma tuo padre sarà sempre qui
Si è fatto tardi... adesso dormi

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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