Rita Bellanza da troppo emozionata a molto emozionante

Signori e signore, la bravura di Rita Bellanza. Grande vocalità, timbro caldo e stile da vendere. L’artista bergamasca di origini cosentine l’altra sera ha incantato il pubblico del Seconda Classe, in città.

Ventitré anni da compiere, la sua è una voce già molto matura. Accompagnata dai quattro musicisti bresciani (Roberto Giribardi e Luca Manenti chitarre, Silvio Uboldi tastiere e Federica Zanotti batteria) scelti per il tour, Rita esegue, come previsto, successi di musica italiana e internazionale. Si parte con «New York» di Thegiornalisti, seguita da «Attenti al lupo» in omaggio a Lucio Dalla. È una Rita diversa, rispetto a quella che avevamo visto due anni fa in televisione durante l’undicesima edizione di «X Factor». Non si commuove più quando canta e, soprattutto, non mostra quella forte timidezza che in passato ne aveva compromesso alcune performance, sino a condurla all’eliminazione poco prima della finale. Persino il ritmo, una volta misto a dolore e tormento, oggi si sposa invece con talento e bellezza. Qui a Brescia si percepisce così la grande emozione suscitata negli spettatori.