Notte magica al Carlo Magno per i quattro vincitori
La luna piena bagnava di luce i Campiani, ma le stelle - della cucina - erano indaffarate tra gli sbuffi vaporosi delle padelle e i profumi di sughi, zenzero, verdure e cannella. Ambientazione perfetta per il gran finale numero tre di «Chef per una notte», il concorso promosso dal Giornale di Brescia e dedicato alla passione dei fornelli. Ed è proprio la passione il filo rosso che ha legato gli intenti di tutti coloro - più di un centinaio i commensali - che hanno partecipato alla cena allestita al ristorante Carlo Magno.
L’ultimo atto della competizione per i quattro vincitori - Alberto Gipponi, Stefano Locatelli, Claudia Bonera e Anna Baresi - è cominciato nel pomeriggio di giovedì. Nelle cucine del ristorante di Beppe Maffioli si sono ritrovati in una brigata di alto profilo. Accanto a loro, chef per passione, i professionisti della ristorazione bresciana - insieme collezionano diverse stelle Michelin - che hanno preso letteralmente in mano le loro ricette, quelle che li hanno portati alla vittoria, per trasformarle, correggerle, rivisitarle in ... piatti da chef. Quelli che sono stati poi serviti agli ospiti in sala. Piatti da chef. Ma la prova vera, per i quattro cuochi, doveva ancora iniziare. Sotto gli occhi degli ospiti, e soprattutto davanti alla giuria presieduta dal maestro Iginio Massari e dal direttore della scuola di cucina Cast Alimenti Vittorio Santoro, hanno preparato il loro piatto originale.
E, mentre gli invitati degustavano le preparazioni degli chef stellati, i giurati hanno assaggiato quelle espresse di Alberto, Stefano, Claudia e Anna. Assaggi e giudizi. Così secondo un rito quasi da talent show culinario i concorrenti, si sono sottoposti all’assaggio con giudizio dei giudici-giurati. Un passaggio emozionante per i protagonisti e di valore per chi ascoltava. Dalle notazioni degli chef, infatti, si poteva cogliere la profondità di lettura di una ricetta fatta non «solo da ciò che viene messo nel piatto», ma anche dal pensiero che «sussiste dietro il piatto stesso». Virtuosismi da professionisti a parte, le preparazioni sono state apprezzate e «promosse». «È sempre molto costruttivo ascoltare degli esperti che commentano e scompongono i procedimenti e i sapori della tua ricetta - confida Alberto, vincitore nella categoria degli Antipasti -, farò certamente tesoro dei consigli e delle critiche per crescere ancora». Il 36enne che in sala ha distribuito un breve scritto sulla sua personale filosofia della cucina, dettata dal desiderio di non sprecare i cibi e trovare la seconda vita degli «scarti» si appresta ad iniziare uno stage in un noto ristorante bresciano. «Sì, mi piacerebbe migliorarmi ancora e chissà... un domani».
Il «re» nella categoria Primi Piatti è il clarense Stefano Locatelli che, vista l’esperienza da vincitore dello scorso anno, ha affrontato la serata con maggiore disinvoltura e sicurezza. «Sapevo a che cosa andavo incontro - ci ha raccontato - e devo dire che mi sono sentito molto a mio agio. Anche il giudizio dei giudici l’ho accolto in maniera costruttiva. Insomma: anche quest’anno è stata una fantastica esperienza che cercherò di mettere a frutto». Sì, perché Stefano, insieme a Claudia Bonera, dalla vittoria dello scorso anno ha avviato l’attività di chef a domicilio e di organizzatore di serate culinarie. «Chef per una notte ci ha permesso di diventare amici e colleghi - racconta Claudia Bonera, vincitrice nella categoria Secondi - è nata una bella collaborazione che andrà avanti».
Il piatto di Claudia - «il più tecnico» della serata secondo Massari - è molto piaciuto anche per l’impiattamento. Dulcis... «È un dolce casalingo, caldo e semplice» come l’ha definito Stefano Cerveni quello di Anna Baresi, emozionatissima davanti alla platea, ma «davvero felice per una serata da album dei ricordi».
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