Michele Gazich, suggello a Venezia e nomination anche in UK
Non solo Grammy Awards. «Rifles & Rosary Beads», il disco che Mary Gauthier ha inciso con il fondamentale apporto del bresciano Michele Gazich, ha fatto ottenere alla cantautrice statunitense - oltre alla nomination agli «Oscar del disco» nella categoria Miglior Album Folk - una candidatura agli Uk Americana Awards quale Artista internazionale dell’anno.
Mary, così, si esibirà - accompagnata proprio da Gazich - a Londra, all’Hackney Empire, il 31 gennaio, nella serata durante la quale saranno annunciati e assegnati i premi dell’inglese «The Americana Music Association».
Nella sfida a quattro, la Gauthier dovrà vedersela con John Prine, Lukas Nelson & Promise of the Real e Nathaniel Rateliff & The Night Sweats. La trasferta in Europa permetterà anche all’artista di New Orleans di partecipare - ancora una volta con al fianco il polistrumentista bresciano - al festival «Celtic Connections», a Glasgow.
Un sodalizio che si rinnoverà pure il prossimo anno, dopo un 2018 nel quale i due hanno diviso il palco per oltre centocinquanta volte. Quello che si conclude, comunque, è stato per Michele Gazich - come i nostri lettori ben sanno, anche perché lo «scrittore di canzoni» è stato ospite della sala Libretti del Giornale di Brescia - l’anno della pubblicazione del suo nuovo album in proprio, «Temuto come grido, atteso come canto», nato a Venezia, sull’isola di San Servolo ch’è stata manicomio dal 1725 al 1978.
Qui Gazich ha avuto accesso all’archivio e ha potuto comporre brani ispirati alle storie degli ebrei che nell’ottobre 1944 furono «ritirati» e mandati a morire nei lager. Ebbene: giovedì prossimo, 27 dicembre, alle 18, Michele (voce, violino e viola) sarà nuovamente a Venezia, nella splendida Sala Concerti della Fondazione Ugo e Olga Levi (San Marco 2893), in un appuntamento aperto al pubblico, per eseguire integralmente «Temuto come grido, atteso come canto» insieme al «maestro dell’anima» Marco Lamberti (chitarra, bouzouki e seconda voce) e per proporre anche alcune composizioni inedite.
Nell’occasione saranno annunciate ufficialmente le date di gennaio in occasione della Giornata della Memoria (in luoghi distribuiti tra Piemonte, Veneto, Trentino e Lombardia; ma, purtroppo, non a Brescia), di modo che il concerto sotto le insegne della veneziana sezione 7 Martiri dell’Anpi «non sia solo l’ultimo dell’anno, ma, ancora una volta, il primo di un nuovo percorso».
Per il «momento di celebrazione e di testimonianza» («al quale - dice Michele - invito tutti i miei amici») il giorno non è stato scelto a caso: l’Associazione partigiani di Venezia, infatti, «ritiene che il Giorno della memoria vada celebrato non solo il 27 gennaio, ma il 27 di ogni mese, alla luce dei tempi che stiamo vivendo».
A San Servolo, Gazich era stato ospite di «Waterlines - Residenze artistiche e letterarie». E il 12 dicembre scorso, con ancora in mano le valigie, dopo il rientro dal più recente tour con Mary Gauthier, l’artista bresciano ha partecipato a «Waterlines Stories!», incontro-bilancio per coloro che hanno partecipato al progetto. Un’occasione, anche questa, per ringraziare tutti coloro che a Michele hanno offerto «il sostegno delle loro brccia e dei loro cuori».
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