Cultura

La Vittoria Alata ritornerà al Capitolium con uno scudo di luce

Una delegazione bresciana è stata in visita al laboratorio di Firenze dov’è in corso il complesso restauro
VITTORIA ALATA, IL RESTAURO
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Tra la fine dell’anno e l’inizio del 2020 la Vittoria Alata tornerà a casa. E la prossima primavera dovrebbe essere la stagione del suo rientro al Capitolium, dove fu trovata nel 1826, e non al Museo di Santa Giulia, dov’è stata esposta per vent’anni. La statua simbolo della città farà rientro da Firenze e dall’Opificio delle Pietre Dure alle cui sapienti mani è stata affidata da Fondazione Brescia Musei e Comune per un complesso intervento di restauro.

Gli orizzonti temporali sono stati confermati dal sindaco Emilio Del Bono e dal vicesindaco Laura Castelletti ieri, durante la visita all’Opificio della delegazione bresciana - di cui facevano parte anche la presidente e il direttore della Fondazione Brescia Musei, Francesca Bazoli e Stefano Karadjov - in occasione di un convegno-laboratorio aperto che ha riunito studiosi e tecnici impegnati nel restauro.

In questo contesto è stato fatto il punto della situazione ed è stato svelato qualcosa in più dall’architetto spagnolo Juan Navarro Baldeweg sul nuovo allestimento museale della cella orientale del Capitolium, che accoglierà la Vittoria Alata. La scenografia studiata da Navarro Baldeweg creerà «uno spazio sia astratto sia simbolico», con in primis un rivestimento di mattoni dalla base rossa naturale, attenuata da un lavaggio bianco. I mattoni alludono alla texture ottocentesca del Capitolium.

La Vittoria Alata, che si ergerà su un piedistallo cilindrico in marmo di Botticino, con base antisismica, alto circa un metro e sessanta, non apparirà ai visitatori in posizione centrale ma un poco discostata. Un pavimento «alla veneziana» sostituirà quello in bronzo e la luce - con un’illuminazione d’accento sulla statua - scaturirà da una lampada sospesa nello spazio e composta da diversi elementi di illuminazione e le sembianze di una luna. La luce proietterà anche un’ellisse sulla parete a creare la suggestione di una statua con uno scudo tra le mani.

Un tavolo-vetrina accanto all’entrata conterrà alcuni dei bronzi - in particolare le cornici, mentre le teste resteranno a Santa Giulia - che furono ritrovati insieme alla Vittoria Alata al Capitolium. Oltre che nel tavolo-vetrina, le cornici saranno distribuite sulle pareti formando una quinta scenografica geometrica che evocherà l’utilizzo di cornici in bronzo come avveniva nell’antichità.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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