In mostra la vita quotidiana di «Brescia sotto le bombe»
La città ferita. Le vite stravolte, se non lacerate per sempre. I luoghi consueti resi talvolta quasi irriconoscibili. Eppure è proprio nell'evidenza di edifici sventrati e strade ingombre di calcinacci e polvere, oltre che di disperazione, che si trova la forza narrativa e documentaristica della mostra «Brescia sotto le bombe (1940-1945)».
Una pagina dolorosa della nostra storia che costò oltre 1.300 vite nel Bresciano e 430 solo in città. La raccontano perfettamente le fotografie, i filmati, i racconti di chi c’era oppure di chi ha raccolto il testimone dai parenti. Immagini, documenti, riviste, giornali, manifesti, tessere del razionamento, pagelle scolastiche, memorie private, passaporti e tanto altro: centinaia di pezzi che compongono la mostra che si apre oggi alle 18 a Palazzo Martinengo in via Musei.
I racconti e i documenti proposti sono quelli raccolti dagli storici Roberto Chiarini ed Elena Pala, che accanto agli archivi hanno voluto dare voce e spazio ai ricordi dei bresciani. Il percorso che ha portato alla rassegna, infatti, comprende cinque Collection Days promossi dal Giornale di Brescia, con decine di persone che hanno portato cimeli e racconti.
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