«Impariamolo a piano»: il dialetto bresciano in versione social
Una pagina Facebook dedicata alle traduzioni impossibili dal dialetto all’italiano, cresciuta nel corso degli ultimi mesi fino a raggiungere quasi duemila follower. Ed è facile immaginare che continueranno ad aumentare, dato che l’ideatore e curatore è Piergiorgio Cinelli, uno che con il bresciano ha costruito una carriera musicale e non solo.
Parliamo di «Impariamolo a piano», pagina creata lo scorso novembre, dal funzionamento molto semplice. Come in un vocabolario illustrato, alle fotografie sono associate le definizioni dialettali italianizzate. Esempi? Cinelli è partito da «bigaruolo», vale a dire bigaröl, grembiule, raccogliendo una quindicina di like e dieci condivisioni. Nell’ultimo post, pubblicato oggi, ha ripreso l’immagine del Vagabond, popolare adesivo anni Ottanta nato proprio a Brescia, con la definizione «sbindone». Stavolta, dopo poche ore, i like sono novanta e le condivisioni quaranta, ma non c’è solo questo: su Fb le definizioni vengono commentate, corrette, rilanciate.
Il gioco piace e funziona: e così empiöm (ripieno) diventa «impiumo», gombet (gomito) diventa «gombetto», gli zoccoli sono i «sopelli» e il mattone è il quadrello. Si trovano anche intere frasi, come «hai mettuto le gaetane nella benna?», dove per gaetane si intende valigie e per benna automobile. Il tutto viene portato avanti parallelamente al lavoro di musicista e cantastorie: Cinelli ha infatti appena pubblicato l’album «Canzoni da fiaba» e il volume illustrato «Quarantaquater Gacc Bresà».
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