Il rapporto tra Brescia e Venezia nelle mostra su Tiziano

Il dialogo reciproco tra Brescia e la Serenissima in una continua triangolazione tra Tiziano e i bresciani Savoldo, Moretto e Romanino. La nuova esposizione che verrà ospitata in Santa Giulia dal 21 marzo al 1 luglio «Tiziano e la pittura del Cinquecento tra Venezia e Brescia» si muove in questa direzione.
E a Brescia torneranno grandi opere da Italia ed estero, nel luogo in cui sono nate e per cui sono state concepite, alcune inedite come un Moretto che attualmente è conservato nel museo Puskin di Mosca. 

L'opera cruciale dell'esposizione è il Polittico Averoldi che, non potendo essere spostato dalla chiesa di San Nazaro e Celso, in città, verrà evocato attraverso le nuove tecnologie che verranno utilizzate anche per entrare nella Loggia, dove erano conservate delle straordinarie tele di Tiziano poi andate perse nel devastante incendio che fece letteralmente colare il tetto della struttura.

La mostra si completa con la visita alla chiesa di San Nazaro e Celso e ad altri luoghi di culto per i quali, tra l'altro si sta lavorando ad una speciale organizzazione per renderli fruibili, ma anche con la Pinacoteca che sarà riaperta proprio a marzo, e il museo diocesano.

Un'altra novità riguarda i biglietti: ce ne sarà uno solo per i tre musei. Il costo è di 13 euro per il biglietto intero, 10 invece il ridotto non solo per le categorie solitamente previste, ma anche per i residenti del comune di Brescia e dei comuni che hanno prestato opere a Brescia Musei. Sconto anche per chi visita la mostra su Raffaello a Bergamo e viceversa.

Durante la conferenza stampa è stato presentato anche l'accordo con Civita che, in virtù del bando vinto, si occuperà della promozione e dell'organizzazione.