Il... matto progetto di Michele Gazich a San Servolo
«Eseguirò il concerto certamente più particolare della mia vita». Michele Gazich si appresta a proporre «Temuto come grido, atteso come canto» sabato prossimo, 21 ottobre, alle 17.30, nella chiesa di quello che, dal 1725 al 1978, è stato il manicomio sull’Isola di San Servolo, a Venezia.
Sarà il momento culminante - e pubblico, con ingresso libero - della residenza artistica e letteraria ch’è stata affidata, dal Collegio internazionale e dall’Università Ca’ Foscari, al musicista, poeta e produttore bresciano. Un progetto - quello rivolto agli studenti residenti a San Servolo, ma, appunto, con un’occasione aperta a tutti - intitolato «No Man is an Island» («Nessun uomo è un’isola», come scriveva John Donne). Gazich (voce, violino e viola) si esibirà accompagnato dal fido Marco Lamberti (chitarra, bouzouki, seconda voce); introdurrà Anna Poma, curatrice del Festival dei Matti.
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