Il 16 gennaio 1865 moriva a Wilmington Carlo Lombardi

Lo spazio che accoglie le vignette «in punta di matita» firmate da Luca Ghidinelli aggiunge un tocco nostrano e si fa guida alla scoperta (o riscoperta) di figure di oggi e di ieri di figli della Leonessa ai quali in occasione di ricorrenze più o meno note il vignettista bresciano dedica una sua tavola. E attraverso essa - che si guardi alla storia o al mondo dello sport, agli spettacoli o alla politica - i lettori possono con un sorriso rinnovare ricordi e conoscenze tutti squisitamente di marca bresciana.
A Wilmington, Carolina del Nord, Stati Uniti d'America, il 16 gennaio 1865, all'età di 30 anni, moriva Carlo Lombardi, militare Bresciano. Quella di Carlo è stata una breve esistenza, vissuta nell'avventura e nello sprezzo del pericolo.
Sin da giovanissimo, 14 anni, prese parte ai moti patriottici in Lombardia e Trentino, dove si arruolò nel 20° Reggimento Fanteria. A 15 anni, nel 1849, riuscì a ritornare in città per partecipare alle Dieci Giornate. Dopo l'infelice conclusione dell'insurrezione armata si rifugiò in Piemonte, ma nel 1853 dal Piemonte si spostò nel capoluogo Lombardo, per la rivolta di Milano, dove fu arrestato e condannato a morte.
Negli Stati Uniti
Lombardi, in modo rocambolesco riuscì a riparare in America. Rientrò in Italia nel 1859 dando il proprio contributo alla seconda guerra di indipendenza e l'anno successivo si arruolò nella spedizione Medici (successiva a quella dei Mille), venendo ferito a Milazzo e promosso Capitano dell'Esercito.
Poco dopo si congedò per arruolarsi nelle Camicie Rosse e seguì Garibaldi nella Battaglia dell'Aspromonte. Nel 1863 abbandonò definitivamente Brescia e l'Italia per approdare negli Stati Uniti.
Inseguendo un suo ideale di libertà in terra statunitense si arruolò nell'Esercito Unionista dove gli fu affidato il comando di una unità di soldati afroamericani.
Nella Guerra di Secessione partecipò alla Battaglia di Fort Fisher, punto strategico per l'esercito del Sud. Con la conquista del porto cittadino l'esercito unionista tagliò fuori gli Stati del Sud dalle rotte commerciali e li privò di rifornimenti, soprattutto la Virginia.
Lombardi, tuttavia, non ebbe a godere di questa vittoria: infatti morì quando l'arsenale del forte saltò in aria in modo accidentale, appena un giorno dopo la resa della guarnigione sudista.
Nell'estate 2010 Brescia gli ha tributato un ricordo includendolo tra i personaggi ricordati alla mostra «Brescia per l'America per Brescia», allestita negli spazi del Museo di Santa Giulia.
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