Grana per Beautiful. Il Consorzio chiede i danni

           Come la prenderebbero negli Stati Uniti se Montalbano si schifasse in mondovisione per aver comprato per errore la Pepsi invece della Coca Cola? Non è dato sapere, anche perché il commissario di Camilleri, se beve, beve whiskey e, se fosse costretto ad ingurgitare cola, starebbe bene attento alle norme che regolano la pubblicità comparativa e il product placement.

Quel che si sa, invece, è come l’hanno presa al Consorzio del Grana Padano quando hanno scoperto che uno degli attori della soap più famosa di sempre al mondo si è maledetto (in inglese e nelle altre lingue in cui la più longeva delle telenovelas è tradotta) per aver acquistato il loro formaggio e non il Parmigiano Reggiano.

L’hanno presa male, malissimo. Tanto male (e con una qualche ragione) da dare mandato ai legali italiani e ai loro corrispondenti stelleestrisce di intentare una causa milionaria a chi dal 1987, ogni giorno, ci ricorda dell’esistenza, possibile anche grazie a plurime resurrezioni, dei Forrester e dei loro affini.

Il 28 aprile scorso, di giovedì, alla solita ora sul solito canale del Biscione, nella cucina dei Forrester (che dopo centomilamilioni di puntate hanno esaurito ragioni più plausibili per fare scenate) Charlie Webber, compagno della sorella della defunta matriarca Stephanie, se la prende con se stesso. Appare eccessivamente duro: sembra coglierlo un ictus quando compare in scena col barattolo di formaggio grattugiato. «No! - esclama in preda al panico - ho comprato il Grana Padano invece del Parmigiano Reggiano!». Sia mai! Il pranzo si interrompe bruscamente.

Forme di Grana Padano - Foto © www.giornaledibrescia.it

Charlie esce di casa per andare al supermercato e provvedere a quello che lui ed i suoi produttori ritengono un errore imperdonabile. Comparazione? L’errore imperdonabile rischia di essere un altro. E potrebbe costare decisamente molto più di una busta di formaggio già grattugiato, anche del più pregiato. Risolta subito la questione con Mediaset «con la quale, appurata l’esattezza delle traduzione dall’inglese della puntata, abbiamo trovato un accordo - spiega Stefano Berni, direttore del consorzio Grana Padano - ci siamo consultati con i nostri legali negli Usa e abbiamo deciso di intentare causa alla produzione di Beautiful. Nulla avremmo avuto da dire se si fosse trattato di pubblicità comparativa (peraltro ampiamente ammessa negli Stati Uniti, ndr). Se l’attore avesse scelto il Parmigiano rispetto al Padano non avremmo avuto di che protestare. Ma non è questo il caso: ci troviamo di fronte ad un vero e proprio messaggio denigratorio, che ci danneggia ingiustamente in tutto il mondo. Questa la ragione - conclude Berni - per la quale abbiamo deciso di andare fino in fondo». La sensazione è che ai produttori della saga non basterà infilare una forma di Grana Padano tra Ridge e Brooke Logan in Forrester(s) per rimediare a quella che ha l’aria di essere - questa sì - una brutta grana da grattare.