Cultura

Festival di Sanremo: ecco la guida (in pillole) all'edizione 2018

I cantanti in gara ed i duetti, il direttore artistico Claudio Baglioni, cosa aspettarsi da ciascuna delle serate
Claudio Baglioni
Claudio Baglioni
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Per il suo ultimo Festival di Sanremo Carlo Conti aveva puntato sulle larghissime intese: il nazionalpopolare «classico» targato Ariston e il «neo-nazionalpopolare» del padre di tutti i talent, Amici, con la co-conduzione di Maria De Filippi. La formula andò bene, ma c’erano pochi dubbi: farebbe fatica a segnare un attacco formato da Cristiano Ronaldo e Messi?

Claudio Baglioni rappresenta uno scarto di stile più che notevole. E la scelta, a voler ben vedere, ci sta. Perché replicare è impossibile, e allora forse è meglio «virare». Virare su cosa? Su un cantautore (ma anche conduttore tv), affiancato da Michelle Hunziker, un volto-sicurezza del piccolo schermo, e un’attore particolarmente apprezzato come Pierfrancesco Favino.

«Con l’uva che ci hanno portato faremo il vino migliore - ha affermato Claudio -. Le scelte sono state orientate verso chi ha una riconosciuta e riconoscibile carriera di interprete». Ma l’Ariston sa essere una brutta bestia per tutti. E anche Baglioni sa che il suo Festival (in onda in diretta su Raiuno in prima serata dal 6 al 10 febbraio) non sarà per forza in discesa.

«Qualsiasi lavoro di direttore artistico non soddisferà mai l’auditorio», ha affermato, ricordando che nel 1968 la sua partecipazione fu bocciata dall’allora direttore artistico della Rca, Ettore Zeppegno. «Sono terrorizzato dall’Auditel che diventerà il misuratore vero di quello che è stato proposto - ha ammesso -. Ma anche se dovesse andare male, il Festival è sempre un grande catalizzatore d’ascolto. Però ho una sensazione buona, anche per l’attenzione delle radio».

Tra le novità ci sono i duetti (e pure terzetti) della sera del venerdì. I 20 Campioni in gara reinterpreteranno i propri brani, con possibilità di riarrangiarli, affiancati da ospiti d’eccezione italiani e stranieri. Nel corso della serata, inoltre, sarà decretato il vincitore della categoria Nuove Proposte. Ecco la carrellata dei guest. Annalisa con Michele Bravi («Il mondo prima di te»); Avitabile e Servillo con Avion Travel e Daby Touré («Il coraggio di ogni giorno»); Decibel con Midge Ure («Lettera dal Duca»); Diodato e Roy Paci con Ghemon («Adesso») Elio e le Storie Tese con Neri per Caso («Arrivedorci»); Ermal Meta e Fabrizio Moro con Simone Cristicchi («Non mi avete fatto niente»); Giovanni Caccamo con Arisa («Eterno»); Le Vibrazioni con Skin («Così sbagliato»); Lo Stato Sociale con Piccolo Coro dell’Antoniano e Paolo Rossi («Una vita in vacanza»); Luca Barbarossa con Anna Foglietta («Passame er sale»); Mario Biondi con Ana Carolina e Daniel Jobim («Rivederti»); Max Gazzè con Rita Marcotulli e Roberto Gatto («La leggenda di Cristalda e Pizzomunno»); Nina Zilli con Sergio Cammariere («Senza appartenere»); Noemi con Paola Turci («Non smettere mai di cercarmi»); Ornella Vanoni, Bungaro e Pacifico con Alessandro Preziosi («Imparare ad amarsi»); Roby Facchinetti e Riccardo Fogli con Giusy Ferreri («Il segreto del tempo»); Red Canzian con Marco Masini («Ognuno ha il suo racconto»); Renzo Rubino con Serena Rossi («Custodire»); Ron con Alice («Almeno pensami»); The Kolors con Tullio De Piscopo e Enrico Nigiotti («Frida (Mai, Mai, Mai)»).

Capitolo ospiti. I primi confermati sono James Taylor e Sting. Stranieri sì, ma con un omaggio - ancora top secret - alla canzone italiana, come prevede la linea editoriale scelta dal «dittatore artistico» Claudio Baglioni. L’esibizione di Sting (all’Ariston già nel 1985, nel 1993 e nel 2000), prevede anche un duetto con Shaggy. Sfuma, invece, la possibilità di vedere a Sanremo i Thirty Seconds To Mars e sembra tramontare anche l’ipotesi di vedere Ed Sheeran, mentre resterebbe in piedi l’opzione Liam Gallagher. Nel libro dei sogni ci sarebbe anche Eminem, in rappresentanza di quel rap che manca tra i Big in gara. Tra i superospiti italiani, è praticamente fatta per Gianni Morandi e per Laura Pausini (che duetterà con Baglioni?). Al Festival sono attesi, par condicio permettendo, anche i comici: i più quotati sono Maurizio Crozza e Virginia Raffaele, ma mancano conferme. Ci saranno invece Luca Marinelli, volto di «Fabrizio De André - Principe libero» (su Raiuno il 13 e 14 febbraio), Antonella Clerici (da sabato 17 febbraio al timone di «Sanremo Young») e il cast di «A casa tutti bene», il nuovo film di Gabriele Muccino, in cui recita anche Pierfrancesco Favino (in sala dal 14 febbraio).

Infine, in pillole, ecco cosa aspettarsi dalle cinque serate del Festival.

Martedì 6 si ascoltano tutte e 20 le canzoni dei Big. Le votazioni avvengono con sistema misto: il pubblico tramite televoto, la giuria Demoscopica e la giuria della Sala Stampa.

Mercoledì 7 10 Campioni in gara. Stesso genere di voto. Cantano pure 4 Nuove Proposte, che vengono giudicate allo stesso modo.

Giovedì 8 febbraio cantano gli altri 10 Big, valutati secondo il classico metodo. Al termine della serata sarà stilata una prima classifica. Entrano in scena altre 4 Nuove Proposte, giudicate secondo il solito schema.

Venerdì 9 febbraio spazio alla serata degli ospiti. Viene proclamato il vincitore delle Nuove Proposte.

Sabato 10, serata finale. Tornano i 20 Big. Vengono votati con il sistema misto. Al termine delle votazioni, la media tra le percentuali di voto ottenute in serata e quelle ottenute nelle serate precedenti determina un classifica delle 20 canzoni. Le migliori tre vanno in finale. Si procede a una nuova votazione, sempre con sistema misto: si decretano vincitore, secondo e terzo classificato. 

In ultimo, ecco l’elenco delle Nuove Proposte e delle rispettive canzoni. Lorenzo Baglioni «Il congiuntivo»; Mirkoeilcane «Stiamo tutti bene»; Eva «Cosa ti salverà»; Giulia Casieri «Come stai»; Mudimbi «Il mago»; Ultimo «Il ballo delle incertezze»; Leonardo Monteiro «Bianca»; Alice Caioli «Specchi rotti».

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