Ermal Meta si prende 2.500 spettatori con grinta
Meno quattro. Dopo il concerto di ieri sera a Brescia, toccherà a Reggio Calabria, a San Vito Lo Capo, in provincia di Trapani, e alla Svizzera, quella italiana di Lugano, poi potrà deporre le armi che non ha, e prendersi un po’ di meritato riposo.
Tour de force. Sì, perché Ermal Meta quest’estate ha corso in lungo e in largo sulla penisola che è diventata la sua, per far ascoltare dal vivo le canzoni dell’ultimo album; il disco, intitolato giustappunto «Non abbiamo armi», proprio come il tour, era stato lanciato urbi et orbi da «Non vi abbiamo fatto niente».
Successo. La canzone, scritta e cantata insieme a Fabrizio Moro, ha permesso al trentasettenne cantautore albanese, naturalizzato italiano, di vincere l’ultima edizione del Festival di Sanremo, e anche nella nostra città - non sarebbe potuta andare diversamente - il brano (ispirato in particolare dall’attentato di Manchester del 22 maggio di un anno fa, dopo il live di Ariana Grande) si è guadagnato scroscianti applausi e chiamiamole se vogliamo ovazioni, pur in assenza di Moro.
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