Cultura

Diego Spagnoli: «Sento ancora l’energia del Modena Park»

Dopo lo storico concerto di Modena, si pensa già agli stadi nel 2018. «Con Vasco basta uno sguardo per capirsi»
SPAGNOLI: "SENTO ANCORA L'ENERGIA DI MODENA"
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Ironia della sorte: dopo il Modena Park di Vasco Rossi, Diego Spagnoli ha lavorato come direttore di palco alla festa del Pd di Reggio Emilia. Dove? Al Campovolo, reso celebre qualche anno fa da Ligabue, che per i vascofili più irriducibili è come la kryptonite («Liga certe notti, Vasco ogni volta» è uno striscione esemplificativo).

Campovolo o no, a quasi tre mesi dal concerto celebrativo dei quarant’anni di carriera del Blasco, andato in scena l’1 luglio scorso, il direttore di palco Diego Spagnoli sente ancora le vibrazioni di quella data storica.

 

Diego Spagnoli sul palco a Modena -  © www.giornaledibrescia.it
Diego Spagnoli sul palco a Modena - © www.giornaledibrescia.it

 

«È stato molto molto molto intenso - racconta -. Quando fai le cose non pensi molto alle conseguenze. Quando alla fine puoi mollare e renderti conto di quello che hai fatto, ti senti non dico invincibile, ma vittorioso. E quella sensazione di vittoria te la porti dentro per molto tempo».

A Modena ogni cosa ha funzionato alla perfezione. «Mi sono sentito in una squadra che non era fatta soltanto da noi sul palco, da Vasco o dai musicisti, ma la squadra era fatta da tutti, pubblico compreso. Era una squadra molto grande, con un’energia incredibile». 

L’estate 2018 sembra lontana, ma per la macchina organizzativa che lavora attorno a Vasco è già tempo di pensare al prossimo tour. Su Facebook, il cantante ha scritto «alle voci che parlano di palasport invernali .. rispondo che noi procediamo per ...stadi!!!»

«Abbiamo capito che qualcosa succederà negli stadi italiani», commenta sorridendo il direttore di palco.  

 

 

Ma nella squadra, dal prossimo tour, non ci sarà Guido Elmi, storico produttore di Vasco, scomparso a fine luglio. A Modena Spagnoli l’ha invitato sul palco, una scena mai vista in quarant’anni di carriera. «L’ho visto lì, era contentissimo come non mai, soddisfatto per il lavoro fatto e ho deciso di chiamarlo. Per me Guido Elmi è stato come un padre, è stato lui che mi ha permesso di entrare in questo mondo. Molte delle cose che il mondo Vasco Rossi ha fatto dal punto di vista artistico sono stat merito anche suo. È stato un personaggio un po’ orso, non è detto che gli potevi volere bene subito, così... però era una persona molto decisa che sapeva quello che faceva». 

A pensarci, la coincidenza dei tempi mette i brividi: Elmi è morto il 31 luglio, poco dopo il concerto. «Non stava sicuramente bene, aveva sofferto molto nell’anno precedente. Probabilmente, sai, il fisico è arrivato e ha capito che era quello il momento di chiudere in bellezza». 

 

Guido Elmi al Modena Park © www.giornaledibrescia.it
Guido Elmi al Modena Park © www.giornaledibrescia.it

 

Ospite di Maddalena Damini negli studi di Radio Bresciasette, Spagnoli ha parlato anche del suo rapporto con Vasco, compresi i momenti difficili. 

«Il problema è quando la sostanza parla per te, è inutile che ci nascondiamo... Il fatto di non essere lucido ti porta a non rispettare te stesso e gli altri. Ci ho sofferto, sì, ma posso dire di essere ancora qua, al contrario di alcune persone che dichiaravano di essere sue amiche e di fare il suo bene».

 

Diego Spagnoli in studio a Radio Bresciasette con Maddalena Damini  © www.giornaledibrescia.it
Diego Spagnoli in studio a Radio Bresciasette con Maddalena Damini © www.giornaledibrescia.it

 

Ora, dopo una lunga carriera assieme, tra i due è come se si fosse instaurato un rapporto di parentela. «Tra di noi c’è questo modo di guardarsi negli occhi e capire immediatamente cosa vuole l’uno dall’altro. L’amicizia è un conto, il rapporto professionale è un altro. Tra noi c’è una conoscenza profonda: è come quando guardi negli occhi tuo figlio e sai cosa ti sta per chiedere».  

 

 

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