Cultura

Cristina D’Avena: «Sono una fata buona che sogna Sanremo»

Ospite sabato sera del «trash party» del LattePiù, Cristina D'Avena si racconta tra desideri, duetti, tv e pure il Festival
  • Cristina D'Avena al LattePiù
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«Mi piace sognare, tornare bambino, giocare nei prati, con tanti soldati. Volare a cavallo di un’aquila bianca e andare nel cielo molto lontano (…) Mi piace sognare, tornare bambino, ma sono ormai grande»: ancor più della pascoliana «poetica del fanciullino», i versi di «Tornare bambino» dei Quelli - correva l’anno 1967 - sono perfetti per chi volesse investigare le ragioni del successo di Cristina D’Avena, un successo che dura dall’esordio a tre anni e mezzo - correva l’anno 1968 - nello Zecchino d’oro, con «Il valzer del moscerino». Settecentoquarantatré canzoni dopo (canzone più, canzone meno), Cristina D’Avena è arrivata Brescia, ospite sabato sera del LattePiù Live.

Signora D’Avena, un quotidiano nazionale l’ha proposta di recente quale dea ex machina del prossimo Sanremo: «Affidatele il Festival e vedrete sala stampa, platea, orchestra e pubblico a casa, piccoli e adulti, in piedi a intonare sigle di cartoni animati che neanche sapevano di conoscere a memoria». Le piacerebbe, dica la verità.

Certo che mi piacerebbe, sarebbe un grande onore. Magari non nelle vesti, troppo impegnative, del direttore artistico, ma in un ruolo alla Hunziker: potrei duettare con Baglioni, del resto lui ha già cantato «Heidi», quindi potrebbe tranquillamente intonare «Kiss me Licia» con me.

Sempre a proposito di Sanremo, lei è stata componente del Piccolo coro dell’Antoniano per ben otto anni. Avrà vissuto più di un flashback vedendo i bambini sul palco dell’Ariston nella sera dei duetti, insieme allo Stato sociale e a Paolo Rossi.

Come no, e inoltre veniamo tutti da Bologna, anche se gli ambiti nei quali si muove Lo Stato sociale sono un po’ diversi dai miei...

Ancora duetti: c’è una canzone che non è riuscita a inserire nell’album del 2017 «Duets - Tutti cantano Cristina» (Disco di Platino, ndr)?

E con chi le piacerebbe realizzare un duetto virtuale? In realtà, grazie ai miei meravigliosi colleghi, sono riuscita a portare a casa tutti i duetti che avevo in programma; dall’album però sono rimasti esclusi molti brani, quindi potrebbe prima o poi vedere la luce «Duets 2». Per quanto riguarda il duetto con chi non c’è più, vorrei farne due: con Lucio Battisti e con il mio amico Lucio Dalla

A Sanremo Young, il contest presentato su Raiuno da Antonella Clerici, lei è uno dei giudici: si vede più come fatina buona o come strega cattiva?

Fatina buona, ci mancherebbe, ma anche fatina giusta: altrimenti non avrebbe senso indossare i panni del giudice.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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