Cultura

Come faremo ora che Ridge lascia «Beautiful»?

Ce la farà il nuovo Ridge a rendere la volubilità di questo maschio americano di successo che vuole una donna e ne sposa un'altra?
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Con tutti i problemi che ci affliggono in questa estate oscurata dallo «spread», questa non ci voleva. Ronn Moss ha detto addio a «Beautiful». L'attore sessantenne, che da 25 anni incarna il «mascellone» Ridge, non ha rinnovato il contratto con la produzione della soap opera planetaria targata Cbs, per motivi economici.
Così ci ha informato qualche giorno fa il sito specializzato EW. Moss ha girato la sua ultima scena lo scorso 14 agosto (la puntata andrà in onda negli Usa a settembre; in Italia vedremo Ronn Moss nella serie almeno fino a primavera).

Non sappiamo cosa abbiano in testa gli sceneggiatori per farlo uscire di scena, se una fine tragica (improbabile), o - come è avvenuto altre volte - un nuovo attore, brevemente annunciato, che sostituirà in un baleno il volto lungo e lo sguardo sfuggente del Ridge storico, che ci fa compagnia da oltre 6 mila puntate (in Italia «Beautiful» è in onda dal 1990). Sarà uno choc, certo, ma non più di altri (nozze improbabili, morti resuscitati) che ci hanno avvinto in questi anni. Vi ricordate quando Sally Spectra sposò Clarke Garrison (Daniel McVicar, assente dal cast dal 2005, ora sposato in Italia e neopapà)? O quando Tylor tornò a nuova vita? Un cambio di cast è accaduto di recente per Rick, ritornato da Parigi col corpo di un nuovo attore. Le trasmigrazioni sono frequenti, nelle produzioni così lunghe. La dipartita virtuale di Ridge non sarà comunque indolore, per una serie che tuttora in Italia incolla al video alcuni milioni di telespettatori (o dovremmo dire telespettatrici).

Ce la farà il nuovo Ridge a rendere l'ottusità, la volubilità di questo maschio americano di successo che vuole una donna e ne sposa un'altra (caso non infrequente nelle surreali vicissitudini del clan Forrester), che ogni tanto sente ribollire il sangue dei Marone, che tra una moglie e una ex si guarda bene dal prendere parte, e sta lì come un allocco a sentirle litigare? L'attore di Los Angeles, che suona col suo gruppo, i Player, e che ha partecipato a «Ballando con le stelle» 2010, ha dato all'erede Forrester quell'aria assonnata (tenebrosa?) che ben si addice al suo perenne tentennare, che rende plausibili le altalene sentimentali, in bilico tra due famiglie alle quali, a suo modo, il personaggio è da sempre fedele.

Se è vero, come annunciato, che il nodo del compenso di Moss è legato alle difficoltà che le soap opera e in particolare «Beautiful» (35 milioni di spettatori nel mondo) incontrano oggi sulle reti tv, vuol dire che - per fortuna - il mondo cambia. Lo diciamo noi, che siamo incollate da 25 anni allo stesso appuntamento quasi quotidiano. Le nonne se ne sono andate senza sapere come la storia sarebbe andata a finire, le nipoti sono rimaste sedotte dal rapimento delle madri, le quali non rinunciano ai loro dieci minuti quotidiani di stupidità seriale. Non smetteremo di guardare «Beautiful» per la mancanza di Ridge. Terremo duro finché gli attori nostri coetanei saranno decrepiti, e sarà dolce essere invecchiati insieme. Contratti di produzione permettendo.

Paola Carmignani

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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